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STATI UNITII limiti imposti dalla pandemia hanno portato a un boom delle app d'incontri

08.03.21 - 06:30
Ultimamente c'è stata una vera e propria esplosione del fenomeno del "matchmaking"
Depositphotos (zeroteam13@gmail.com)
Boom delle app di incontri, in questo tempo di pandemia.
Boom delle app di incontri, in questo tempo di pandemia.
I limiti imposti dalla pandemia hanno portato a un boom delle app d'incontri
Ultimamente c'è stata una vera e propria esplosione del fenomeno del "matchmaking"

NEW YORK - Negli Stati Uniti i numeri registrati dalle app per incontri romantici sono sempre stati imponenti, ma la pandemia e la conseguente limitazione di rapporti sociali, hanno portato all’esplosione di un fenomeno correlato, ovvero il “matchmaking”. Si tratta di un servizio personalizzato in cui un team di consulenti e professionisti “trova” l’anima gemella del cliente dopo un attento studio delle sue preferenze, del carattere e delle sue aspettative. A spianare la via, erano state le app più popolari come Tinder, Bumble, e Grindr, che avevano conquistato già la fiducia degli americani. Oggi il 59% della popolazione, secondo Pew Research si fida della rete nella ricerca del partner.

Dietro gli specialisti del “matchmaking” non c’è un algoritmo, ma un lavoro meticoloso e cucito sulle esigenze peculiari del cliente che deve rispondere senza lesinare dettagli sulle proprie preferenze di coppia, sui gusti ma anche sulle sue convinzioni etiche, sul rapporto con la famiglia di origine, sulla volontà di mettere su famiglia. Il processo preliminare può richiedere anche un paio di mesi. Il listino prezzi varia spesso a seconda della comprovata efficacia. Gli americani sono disposti a sborsare cifre esorbitanti nella speranza d'incontrare la propria perfetta metà. Un abbonamento annuale con un pacchetto di appuntamenti prestabilito può variare dai 500 dollari fino alla sbalorditiva cifra di 25mila.

Tra i più noti ci sono The Social: Modern Matchmaking, Ambiance, Friend of a Friend, It’s Just Lunch, Agape.

Spesso le compagnie puntano a clienti specifici, costruendo la propria expertise in determinati campi (dall’orientamento religioso a quello sessuale, fino al grado culturale). Insomma, per ogni acquirente un diverso servizio di matchmaking.

In molti casi, raccontano i clienti, quello del consulente è un vero e proprio supporto emotivo e psicologico. Subito dopo l’incontro, infatti, il cliente deve stilare una relazione sulla serata appena trascorsa. Eventuali passi falsi, incomprensioni, insofferenze, verranno poi discusse affinando il tiro per il prossimo “abbinamento” amoroso. Insomma, l’ingranaggio diventa sempre più preciso, fino ad arrivare all’incontro decisivo. Un principio quasi scientifico che smentisce clamorosamente il concetto dell’amore a prima vista. I risultati, a detta dei clienti soddisfatti, sembrano dare ragione al business dei matchmaker.

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