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ITALIAMaxi operazione contro la 'ndrangheta, 48 arresti

21.01.21 - 10:11
Tra di loro anche molti colletti bianchi: imprenditori ed esponenti della pubblica amministrazione
Keystone
Fonte ats ans
Maxi operazione contro la 'ndrangheta, 48 arresti
Tra di loro anche molti colletti bianchi: imprenditori ed esponenti della pubblica amministrazione
Ai domiciliari Francesco Talarico, assessore al bilancio dell'Unione di Centro della Regione Calabria

CATANZARO - Tredici persone sono state arrestate e portate in carcere e 35 ai domiciliari nel corso dell'operazione "Basso profilo" coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Catanzaro (Calabria, I) e scattata all'alba.

Tra gli arrestati, secondo quanto ha appreso l'agenzia di stampa italiana Ansa, vi sono "molti" colletti bianchi di Catanzaro e provincia. L'operazione condotta da personale della Direzione investigativa antimafia (Dia), congiuntamente con quello della Polizia, dei Carabinieri e della Guardia di finanza, coinvolge i maggiori esponenti delle 'ndrine tra le più importanti di Crotone, Isola Capo Rizzuto e Cutro come "Bonaventura", "Aracri", "Arena" e "Grande Aracri", nonché imprenditori di spessore ed esponenti della pubblica amministrazione collusi, secondo l'accusa, con le organizzazioni criminali.

Tra loro anche Francesco Talarico, assessore al bilancio dell'Unione di Centro della Regione Calabria, che è stato posto ai domiciliari.

Nel corso dell'indagine "Basso profilo" è stata accertata la movimentazione illecita di denaro per un valore di oltre trecento milioni di euro (oltre 325 milioni di franchi).

Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto l'esecuzione di numerosi sequestri di beni costituiti da compendi aziendali, immobili, autoveicoli, conti correnti bancari e postali per un valore che è stato definito "ingente".

Tra gli indagati c'è anche il segretario dell'Unione di Centro (UdC) Lorenzo Cesa. Lo scrive il quotidiano Repubblica. Cesa, dal canto suo, si dice totalmente estraneo alle accuse.

La casa di Roma di Cesa è stata perquisita questa mattina dal personale della Direzione investigativa antimafia (Dia).

Cesa indica di aver «ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017» e aggiunge: «Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell'operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale con effetto immediato».

"Basso Profilo"

È in corso su tutto il territorio nazionale italiano, lo ricordiamo, un'operazione contro la 'ndrangheta, coordinata dalla Procura distrettuale di Catanzaro (Calabria), denominata "Basso profilo", che vede impegnati duecento donne e uomini della Direzione investigativa antimafia e centosettanta unità tra Polizia di Stato, Arma dei carabinieri e Guardia di finanza con il supporto di quattro unità cinofile e un elicottero. 

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