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ITALIAItalia: in arrivo una nuova stretta

10.01.21 - 21:30
Il governo sta preparando il primo provvedimento anti-Covid del 2021
Archivio Keystone
Fonte ATS
Italia: in arrivo una nuova stretta
Il governo sta preparando il primo provvedimento anti-Covid del 2021

ROMA - Per far fronte all'epidemia di coronavirus il governo italiano prepara il primo provvedimento del 2021 con nuove limitazioni e una stretta in particolare sulla movida, arrivata dopo gli ultimi episodi di assembramenti e feste illegali, vietando l'asporto dai bar a partire dalle 18 ed estendendo il divieto di spostamento tra regioni anche nelle zone gialle, così come avvenuto dalle feste di Natale a oggi. Ma sul tavolo c'è anche la possibilità d'istituire una zona bianca, seppur difficile da raggiungere (servirebbe un tasso di riproduzione inferiore allo 0.5), in cui poter riaprire tutto senza limitazioni.

Sono le ipotesi trapelate al termine della riunione del premier Giuseppe Conte con i capi delegazione e che saranno presentate domani alle Regioni nel vertice con il ministro per gli affari regionali e le autonomie Francesco Boccia.

Un incontro nel quale i governatori hanno già annunciato di volersi opporre a quella che sembra molto più di un'ipotesi, e cioè alla possibilità di far scattare automaticamente la zona rossa nel caso si superasse il limite dei 250 contagiati per 100'000 abitanti.

Una raccomandazione, perorata dagli scienziati, che però potrà vedere la luce solo dopo il confronto di domani e solo dopo il passaggio in parlamento del ministro della salute, Roberto Speranza, in programma il 13 gennaio.

«Quel limite non l'ha chiesto nessuna regione - tuona il presidente dei governatori, Stefano Bonaccini - e, se volete la mia impressione, non entrerà fra quelli utilizzati per decidere la colorazione o lo spostamento delle regioni».

L'intenzione di Palazzo Chigi sarebbe quella di seguire le raccomandazioni di Istituto Superiore di Sanità e Comitato Tecnico Scientifico per varare il nuovo provvedimento che entrerà in vigore il 16 gennaio: se l'incidenza settimanale dei casi supera i 250 casi ogni 100'000 abitanti la Regione è automaticamente in zona rossa.

Un'ipotesi che, con i dati attuali, metterebbe il Veneto in zona rossa (con i suoi 453,31 casi) e l'Emilia-Romagna di poco fuori (242,44 casi). Dati comunque suscettibili ad altri cambiamenti nel corso dei giorni.

Il governo cercherà di trovare un'intesa, ma appare chiara la volontà di stringere le maglie anche, e soprattutto, per evitare la temuta terza ondata e contenere i contagi che, oggi, hanno registrato oltre 18'000 nuovi casi e 361 vittime, con un incremento del tasso di positività salito al 13,3%.

Per questo nel nuovo Decreto del presidente del Consiglio dei ministri (Dpcm) non dovrebbe cambiare la norma che prevede la possibilità, una sola volta al giorno e per un massimo di due persone (oltre ai minori di 14 anni), di andare a trovare amici o parenti.

Nel provvedimento, oltre alla scuola, entrerà molto probabilmente anche la proroga della chiusura degli impianti da sci, che al momento dovrebbero riaprire il 18 gennaio.

L'unica cosa certa al momento è che il nuovo provvedimento - al quale sarà affiancato un decreto legge per estendere il divieto di spostamento tra le regioni - continuerà a prevedere le zone colorate e il coprifuoco dalle 22 alle 5.

Smentita invece la possibilità d'istituire i weekend arancioni: le giornate di sabato e domenica, dunque, avranno le stesse limitazioni delle zone di appartenenza. Resteranno ancora chiuse palestre e piscine, così come teatri, musei e cinema.

Intanto da domani, quando riapriranno le scuole superiori in sole tre regioni (Valle d'Aosta, Toscana e Abruzzo), quasi tutta Italia tornerà in zona gialla, eccezion fatta per Calabria, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto che resteranno in arancione.

Per tutti, però, varrà il divieto di spostamento tra regioni, salvo che per esigenze lavorative, motivi di salute o rientro nelle proprie abitazioni, domicili o residenze. Gli ultimi cinque giorni prima del nuovo Dpcm e dei nuovi dati del monitoraggio che potrebbero rivedere dunque colori, divieti e limitazioni.

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