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STATI UNITIL'ordine di Trump: i nuovi edifici federali devono essere «belli»

22.12.20 - 22:00
Dovranno richiamarsi a modelli classici e agli «amati» punti di rifetimento nazionali, come la Casa Bianca
Depositphotos (Vacclav)
Ordine esecutivo di Trump: i nuovi edifici federali devono essere classici e «belli».
Ordine esecutivo di Trump: i nuovi edifici federali devono essere classici e «belli».
Fonte Ats Ans
L'ordine di Trump: i nuovi edifici federali devono essere «belli»
Dovranno richiamarsi a modelli classici e agli «amati» punti di rifetimento nazionali, come la Casa Bianca

WASHINGTON - Il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che stabilisce che i futuri edifici federali dovranno essere «belli» e costruiti preferibilmente secondo uno stile classico, che si rifà a modelli greci o romano.

Richiamo al classico - Nel documento ufficiale, osserva la Bbc, è stato scritto che i palazzi che ospiteranno le sedi del governo federale nell'intera nazione dovranno distanziarsi dalla corrente architettonica definita "brutalismo", che tanta fortuna ha avuto negli ultimi decenni, per rifarsi agli «amati» punti di riferimento americani, come la Casa Bianca. L'ordine esecutivo, intitolato significativamente "Promuovere una bella architettura civica federale" istituisce un nuovo organismo che avrà lo scopo di consigliare il presidente. I nuovi edifici dovranno, «come gli amati edifici storici americani, elevare e abbellire gli spazi pubblici, ispirare lo spirito umano, nobilitare gli Stati Uniti, ottenere il rispetto del pubblico in generale e, nel caso, rispettare il patrimonio architettonico di una regione».

Gli addetti ai lavori sono scontenti - La decisione dell'amministrazione Trump ha diviso l'opinione pubblica: molti accolgono con favore il ritorno a un'architettura più "classica", ma The American Institute of Architects, l'associazione degli architetti degli Stati Uniti, ha fatto sapere che si «oppone inequivocabilmente» all'ordine esecutivo. Già la bozza fatta circolare a febbraio aveva fatto storcere il naso agli addetti ai lavori.

Il National Trust for Historic Preservation, organizzazione non a scopo di lucro che si occupa della conservazione di quanto viene giudicato storico nel paese, ha contestato all'epoca la necessità di ordinare come realizzare i palazzi federali. Le comunità dovrebbero avere «il diritto e la responsabilità di decidere in autonomia quali stili architettonici soddisfano meglio le loro necessità». Il direttore Robert Ivy riesce comunque a vedere il bicchiere mezzo pieno: «Sebbene siamo inorriditi dalla decisione dell'amministrazione di andare avanti con il mandato di progettazione, siamo felici che l'ordine non sia così di vasta portata come si pensava in precedenza».

 

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