La testimonianza di un partecipante ai trial di Moderna: «Ho avuto sintomi. Ma lo rifarò»
Alcuni vaccini contro il SARS-CoV-2, come quelli di Moderna e Pfizer/BioNTech, sfruttano una nuova tecnologia mRNA.
NEW YORK - I vaccini contro il coronavirus sono ormai al traguardo. E con il loro arrivo, oltre al sollievo di aver finalmente tra le mani una chiave per uscire dalla pandemia, sono in molti a chiedersi come ci si senta dopo la vaccinazione? Dolori particolari? Effetti collaterali?
In questi giorni, i vaccini di Moderna e Pfizer/BioNTech - entrambi sviluppati con la nuova tecnologia mRNA - si trovano sotto la lente della FDA per ricevere il via libera che ne consentirebbe l'utilizzo d'emergenza negli Stati Uniti. E la CNN ha raccolto la testimonianza di un giovane di 24 anni, che ha preso parte ai trial clinici di Moderna.
Yasir Batalvi, questo il suo nome, si è iscritto come volontario lo scorso mese di luglio ed è stato poi chiamato a settembre. Il suo turno è quindi arrivato attorno alla metà di ottobre. E non ha fatto segreto del suo nervosismo, soprattutto dopo aver ricevuto un documento di 22 pagine da firmare per confermare il consenso. «Il coronavirus è stata un'interruzione così forte nelle nostre vite, per questo ho deciso che dovevo farlo. L'ho sentito come un dovere civico» e «credo che la vaccinazione di massa sia l'unica via realistica per uscire da questa pandemia» ha raccontato alla CNN.
Detto ciò, la vaccinazione «non è stata una passeggiata», ha spiegato. «La prima iniezione è stata come quella per l'influenza, praticamente una piccola puntura sul lato del braccio» e la notte seguente, dopo aver lasciato l'ospedale, «la rigidità si è intensificata. Ma era sopportabile. Un fastidio limitato al braccio e mi sentivo bene». La seconda dose però ha avuto effetti più marcati. «Ho avuto sintomi più forti. Stavo bene finché sono rimasto in ospedale. La serata però è stata tosta. Mi è salita un po' la febbre, ero affaticato e avevo i brividi».
I sintomi però hanno avuto una durata breve. «Il mattino dopo ero già pronto a ripartire». Anche i medici, chiamati l'indomani, lo hanno rassicurato in merito. E infatti il giovane ha pochi dubbi: nonostante i fastidi, «lo farò di nuovo».