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Quasi 33mila nuovi contagi: l'Italia supera il milione di casi

ITALIAQuasi 33mila nuovi contagi: l'Italia supera il milione di casi

11.11.20 - 17:33
I ricoveri hanno raggiunto quota 29'444, superando la cifra più alta toccata lo scorso 4 aprile
keystone-sda.ch (MATTEO BAZZI)
Fonte ATS ANS
Quasi 33mila nuovi contagi: l'Italia supera il milione di casi
I ricoveri hanno raggiunto quota 29'444, superando la cifra più alta toccata lo scorso 4 aprile

ROMA - A quasi 11 mesi dall'inizio dell'emergenza, l'Italia supera il milione di casi Covid 19. I contagiati totali, compresi guariti e vittime, sono 1'028'424.

Nelle ultime 24 ore sono 32'961 i nuovi contagi da coronavirus individuati nella vicina Penisola. Le vittime sono 623 e portano il totale a 42'953.

È stata superata inoltre la soglia dei 3 mila pazienti in terapia intensiva per Covid in Italia. Con i 110 delle ultime 24 ore il totale è di 3'081 persone in rianimazione. Il limite massimo resta quello del 3 aprile scorso con 4'068 ricoverati in terapia intensiva.

Sono peraltro oltre 29 mila i ricoverati con sintomi per Covid in Italia, secondo i dati del ministero italiano della Salute. Con l'incremento nelle ultime 24 ore di 811 il totale dei pazienti nei reparti ordinari è salito a 29'444. È stato così superato il tetto massimo raggiunto il 4 aprile scorso con 29'010 ricoverati.

Tra le regioni italiane la Lombardia fa registrare 8'180 casi in 24 ore, poi Campania 3'166, Veneto 3'082, Piemonte 2'953. Il dato delle vittime è il più alto della seconda ondata. Dal 6 aprile scorso, con 636 morti, non si registrava un numero così alto di deceduti.

L'Italia si ricolora - Arriva l'ulteriore stretta delle Regioni italiane per evitare che al prossimo monitoraggio molte di loro finiscano in zona rossa: nelle prossime ore sono attese le ordinanze dei governatori di Emilia Romagna, Veneto e Friuli Venezia Giulia, per porre un freno a spostamenti e assembramenti, e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris annuncia per venerdì un "ampio provvedimento" che non si fermerà alla chiusura di singole strade.

Ma sulla Campania, che da giorni ha una situazione ospedaliera sotto stress e difficoltà nella trasmissione dei dati, si muove ora anche il governo italiano, che fino a venerdì non aggiornerà l'elenco delle regioni in zona arancione o rossa: si valuta la possibilità di aprire nuovi Covid hotel e rafforzare la presenza di Esercito e Protezione Civile a partire proprio dal capoluogo campano.

Le misure introdotte con i Dpcm del 24 ottobre e del 3 novembre cominciano a produrre i primi, seppur minimi, effetti positivi; e perché saranno solo e soltanto i parametri "oggettivi e scientifici" a determinare eventuali passaggi da una zona all'altra.

La linea del governo italiano non esclude che le regioni possano fare ordinanze più restrittive e procedere in autonomia, ad esempio per limitare l'apertura dei negozi nel fine settimana. Ed è infatti su questa strada che si stanno muovendo alcune regioni. Emilia Romagna, Veneto e Friuli sono attualmente in zona gialla ma alcuni parametri le collocano nello scenario 4, il peggiore, quello che se dovessero aggravarsi ulteriori indicatori le farebbe slittare automaticamente nella zona rossa. L'obiettivo dei governatori è dunque di anticipare le misure per tentare di finire "solo" in zona arancione e ridurre l'impatto sull'economia dei territori.

«Ci saranno tre ordinanze, una per ogni regione» spiega il governatore del Veneto Luca Zaia sottolineando che i provvedimenti saranno diversi ma seguiranno tutti lo stesso principio: evitare gli assembramenti e far rispettare le regole, per chi non se le è fatte ancora entrare in testa. Una delle misure potrebbe riguardare bar e ristoranti: l'ipotesi è quella di mettere la consumazione obbligatoria al tavolo e ridurre il numero di persone che possono stare sedute rispetto alle 4 indicate nel Dpcm, ha detto il presidente del Friuli Massimilano Fedriga. E ci saranno interventi anche per limitare gli spostamenti e regolare l'apertura dei negozi, in vista del fine settimana, per non ripetere le scene dello scorso week-end.

Non si muoverà invece il governatore della Campania Vincenzo De Luca, che da tempo invoca un lockdown nazionale e che è tornato a chiedere al prefetto la «rapida definizione» di un piano di controlli di polizia che possano evitare i «clamorosi assembramenti fuori controllo» visti a Napoli. Ecco perché il governo ha deciso di accelerare: per ovviare allo stress delle strutture sanitarie, si interverrà con l'Esercito e con nuovi Covid hotel.

A Napoli, dice chiaramente il capodelegazione del Movimento 5 Stelle Alfonso Bonafede, «lo Stato deve far sentire la sua presenza». Nelle prossime ore ci sarà dunque il Comitato operativo della Protezione Civile italiana proprio su questi punti: il capo del Dipartimento Angelo Borrelli dovrà valutare con la Regione quali sono le esigenze prioritarie e definire gli interventi. De Luca aveva già chiesto dei medici, ma non è escludo possano anche essere inviati uno o più ospedali da campo, tenendo conto che nei magazzini del Commissario per l'emergenza Domenico Arcuri ci sono ancora 1'300 ventilatori per le terapie intensive, se fosse necessario potenziare le rianimazioni.

Pazienti trasferiti in Lombardia - Primi pazienti covid trasferiti dalla Liguria alla Lombardia. Sono stati accompagnati dagli ospedali Villa Scassi e San Martino di Genova alla casa di cura Villa Esperia di Salice Terme (Pavia). Lo rende noto la Croce Bianca genovese che ha effettuato il servizio per alleggerire la pressione sui posti letto disponibili negli ospedali genovesi. La struttura privata di Salice Terme, convenzionata con il servizio sanitario nazionale, è un istituto di ricovero e cura di riabilitazione intensiva ad alta complessità.

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