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PALO ALTO (CALIFORNIA)L'impennata di Elon Musk quando tutto precipita

31.07.20 - 07:09
L'imprenditore ed inventore sudafricano viaggia in controtendenza con il mondo che arranca
Keystone
Il vulcanico Elon Musk
Il vulcanico Elon Musk
L'impennata di Elon Musk quando tutto precipita
L'imprenditore ed inventore sudafricano viaggia in controtendenza con il mondo che arranca
Nell'anno nero ogni cosa che lui tocca diventa oro: dall'industria automobilistica all'esplorazione spaziale.

PALO ALTO - Il 2020 è stato un anno orribile: l’epidemia Covid ha messo in ginocchio l’economia con conseguenze pesantissime per tantissime aziende. Ma sembra non aver toccato Elon Musk. Solo qualche settimana fa, la Tesla ha centrato per la prima volta nella sua storia il quarto trimestre consecutivo in utile. La casa automobilistica, specializzata nelle auto elettriche, ha registrato un utile di 104 milioni di dollari, mentre tutti i principali analisti prevedevano invece una perdita netta. 

Il sorpasso tra i super-ricchi - Elon Musk, il visionario creatore della Tesla, è ora più ricco di Warren Buffet nella classifica dei miliardari stilata da Bloomberg. Il sorpasso è avvenuto qualche settimana fa quando le azioni Tesla hanno chiuso le contrattazioni con un incremento del 10,7% a quota 1544,6 dollari, in una giornata in cui sono state scambiate oltre 34 miliardi di dollari di azioni della Tesla. Musk possiede circa un quinto di quelle azioni e in sole 24 ore la sua ricchezza è aumentata di 6,1 miliardi di dollari. A sancire il sorpasso nei confronti di Warren Buffett è stata però anche una decisione di quest’ultimo che ha deciso di donare (pochi giorni prima del Tax Day) circa 2,9 miliardi di dollari del suo patrimonio personale a cinque organizzazioni di beneficenza (tra queste anche la Bill & Melinda Gates Foundation per la ricerca di un vaccino contro il coronavirus). 

Sempre più Tesla - È stato un anno davvero incredibile quello della Tesla considerando che lo scorso anno il titolo valeva all’incirca 210 dollari ed oggi per comprare una singola azione servono quasi 1500 dollari. E il grande incremento dell’auto elettrica ha avuto effetto diretto sulle tasche di Musk anche perché in quanto amministratore delegato dell’azienda, il suo stipendio è schizzato a 595 milioni di dollari.  Il limite per la Tesla ora sembra solo il cielo visto che solo qualche giorno fa lo stesso Musk (dopo aver incassato la chiusura dell’impianto californiano Freemont per gli effetti del lockdown), ha annunciato di aver scelto un terreno vicino Austin, in Texas, per la seconda fabbrica negli Stati Uniti dove saranno costruiti oltre alla Model 3 e alla Model Y, anche un pickup e un autoarticolato, con l’occupazione di circa 5000 persone. Una notizia che è bastata a far volare il titolo a Wall Street del 4%. La Tesla ora vale oltre 290 miliardi di dollari, un rialzo enorme che consentirà al miliardario sudafricano di esercitare 1,69 milioni di stock option, ovvero di ottenere azioni Tesla a un prezzo prefissato e molto più basso di quello attuale di mercato. 

C'è chi dice bolla - Ma dietro questo impero in costante espansione e in crescita rapidissima si nascondono anche delle insidie. Nel mondo dell’alta finanza c’è chi comincia ad alzare la mano e farsi notare sostenendo che questa crescita vertiginosa possa anche essere una bolla speculativa e che nei prossimi mesi potrebbe presentare il conto. Del resto è stato lo stesso Musk dai suoi account social a rivelare che il prezzo delle azioni della Tesla era troppo alto. Gli effetti della pandemia non si sono ancora rivelati in tutta la loro potenza e sul lungo termine anche la Tesla potrebbe subire un contraccolpo. Ma il miliardario/inventore Musk sembra avere sempre un asso nella manica.

 

La nuova sfida: linkare il cervello ai computer
Le macchine elettriche non bastano. Elon Musk guarda al futuro, quello che fino a qualche tempo fa si immaginava solo nei film di fantascienza. Il prossimo 28 agosto il miliardario sudafricano svelerà al mondo il suo progetto Neuralink che mira a creare un’interfaccio tra cervello e computer che consenta di impianti dispositivi nel cervello umano, dapprima con l’obiettivo di curare alcune patologie e poi con l’idea di uno sviluppo progressivo che riesca a legare in maniera sempre più stretta il corpo umano con l’intelligenza artificiale. Il passo dalla medicina alla “possibilità di ascoltare musica” direttamente da chip collegati al cervello però sarà davvero breve. Ma i progetti di Musk guardano oltre la “terra”, la sua SpaceX si è già resa protagonista di alcuni lanci di satelliti nello spazio, ma anche qui il traguardo finale è quello di rendere il viaggio nello spazio uguale a quello di un normale aereo. 

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