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SVEZIA«I nostri dati vengono interpretati male»

26.06.20 - 13:56
Secondo il capo epidemiologo svedese, nel suo Paese il contagio non sta necessariamente accelerando.
Keystone
Il capo epidemiologo dello Stato, Anders Tegnell
Il capo epidemiologo dello Stato, Anders Tegnell
Fonte Ats
«I nostri dati vengono interpretati male»
Secondo il capo epidemiologo svedese, nel suo Paese il contagio non sta necessariamente accelerando.

STOCCOLMA - La Svezia non gradisce la decisione dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) d'includerla nella lista dei Paesi a rischio di una seconda ondata di Covid-19. Il capo epidemiologo dello Stato, Anders Tegnell, non ha dubbi: c'è stata una «interpretazione completamente errata dei dati», ha affermato all'emittente Swedish TV di fronte al monito lanciato ieri dall'Oms, secondo cui in numerosi Paesi e territori europei si registra un aumento delle infezioni. La Svezia ha visto un aumento dei casi di coronavirus, ha ammesso Tegnell, ma solo perché sta effettuando un maggior numero di tamponi.

Secondo l'Oms, la Svezia ha registrato 155 contagi per ogni 100 mila abitanti negli ultimi 14 giorni, un livello molto più alto di qualsiasi altro Paese della regione Europa (che secondo la definizione dell'organizzazione include tra gli altri anche il Kyrgyzstan e il Kazakistan) eccetto l'Armenia.

Secondo il direttore regionale dell'Oms, Hans Henri Kluge, in 11 Paesi di questa grande regione «l'accelerata trasmissione ha portato a una ripresa molto significativa (dei casi, ndr), che se non controllata porterà di nuovo al collasso i sistemi sanitari». Oltre alla Svezia, tra gli altri Paesi della lista dell'Oms ci sono gli stessi Kyrgyzstan e Kazakistan, l'Albania e l'Ucraina.

La Svezia è stata a più riprese oggetto di critiche e lodi per come ha gestito i momenti più critici della pandemia. In particolare, ha fatto discutere la sua scelta di non imporre chiusure e divieti, ma di affidarsi unicamente alle raccomandazioni.

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