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HONG KONGSi alza l'ombra della Cina: l'inferno torna a Hong Kong

28.05.20 - 22:15
Le leggi al vaglio minano i diritti civili e le libertà del popolo di Hong Kong, l'allarme di Amnesty International
Keystone
Applausi rivolti al Presidente cinese Xi Jinping durante il Congresso nazionale.
Applausi rivolti al Presidente cinese Xi Jinping durante il Congresso nazionale.
Si alza l'ombra della Cina: l'inferno torna a Hong Kong
Le leggi al vaglio minano i diritti civili e le libertà del popolo di Hong Kong, l'allarme di Amnesty International

HONG KONG - L'applicazione della legge sulla sicurezza nazionale da una parte, il progetto di legge sugli inni dall'altra, le tenaglie cinesi si stanno chiudendo sui diritti e sulle libertà degli abitanti di Hong Kong.

La denuncia arriva da Amnesty International, che spiega che stiamo già vedendo il preludio dell'estate in arrivo, che potrebbe essere infernale per Hong Kong. I manifestanti pacifici, che si sono riversati nelle strade per opporsi al progetto sugli inni, hanno infatti immediatamente subito una repressione violenta da parte delle forze dell'ordine. 

Questa legge, lo ricordiamo, intende criminalizzare il fatto di "insultare" o "abusare" l'inno nazionale cinese, con multe salatissime e una pena fino a tre anni di reclusione. Andrebbe a incidere principalmente sulle partite di calcio, alle quali, dal 2015, numerosi tifosi hanno fischiato o voltato le spalle quando veniva suonato l'inno nazionale cinese.

«L'uso eccessivo e indiscriminato della forza da parte della polizia per disperdere i manifestanti mostra ancora una volta il totale disprezzo da parte delle autorità per i diritti umani nelle strade di Hong Kong» ha dichiarato Il vicedirettore di Amnesty International per l'Asia orientale e sudorientale Joshua Rosenzweig, «Il progetto di legge sull'inno nazionale rappresenta un altro tentativo di rendere il dissenso pacifico un crimine».

Una beffa e una provocazione per molti anche la data della votazione finale: il 4 giugno, data storica e simbolica in quanto anniversario della protesta di piazza Tienanmen, che nel 1989 diede modo di conoscere in tutto il mondo la repressione messa in atto dal Governo cinese in tema di diritti umani e libertà di espressione. 

Ma i cittadini hanno anche altro di cui preoccuparsi, ovvero la legge sulla sicurezza nazionale proposta dal Congresso nazionale del popolo cinese la scorsa settimana, che è stata approvata oggi a Pechino. Lo scopo della legge è quello di reprimere «il separatismo, la sovversione del potere statale, il terrorismo e le interferenze straniere» a Hong Kong. Se approvata, consentirebbe alle agenzie del Governo centrale di operare a Hong Kong con scopi di "sicurezza nazionale".

Secondo Rosenzweig, la legge è un pretesto per «eliminare ogni forma di dissenso», infatti, «la vaga definizione di "sicurezza nazionale" mira a limitare la libertà di associazione, di espressione e il diritto di riunione pacifica. Questo tentativo di imporre nuove norme di sicurezza repressive rappresenta una minaccia quasi esistenziale per lo stato di diritto a Hong Kong».

La legislazione proposta sarebbe stata elencata nella Legge fondamentale dopo essere stata promulgata dal Comitato permanente del Congresso, il che significa che potrebbe diventare legge senza controllo da parte del Consiglio legislativo di Hong Kong: evitando i legislatori locali.

Una situazione molto pericolosa per i cittadini della città-Stato: «essere accusati di un reato di sicurezza nazionale può significare l'isolamento e la detenzione segreta, senza accesso ad avvocati o alle proprie famiglie» ha detto il vicedirettore di Amnesty.

In conclusione, Rosenzweig appella: «La popolazione di Hong Kong non deve vedersi togliere i propri diritti e le libertà in nome di esagerate preoccupazioni per la sicurezza».

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COMMENTI
 

PEIS Giovanni 3 anni fa su tio
Il commento appena mandato a questo articolo voleva essere per un altro articolo (quello su Koch e la pandemia in Svizzera). Per questo articolo non avrei da aggiungere grandi commenti, leggo varie opinioni di altri lettori che comprendono più o meno anche le mie.

PEIS Giovanni 3 anni fa su tio
Beh, questo come altri virus non scomparirà, ma la fase calda della diffusione attuale si attenuerà dopo il passaggio su tutte le zone geografiche del globo. Si chiama immunità di gregge, anche se alcuni non piace (preferiscono pensare ai lanciafiamme e magari alle bombe intelligenti, o ai Marines tipicamente gli americani), invece la natura guarisce il 90% delle malattie (e non parla male dei colleghi...). I vaccini? Koch ha parlato evidentemente delle vaccinazioni di massa, sa meglio di noi che nessuno oggi si vaccina in Europa contro la febbre gialla se non va nei paesi dove è endemica, e così la vaccinazione anti Covid19 verrà proposta se e quando dovessero apparire focolai nel 2021. La sanità italiana ha sofferto di un po' più morti che altrove per la mancanza di strutture previste per questa (e direi anche per molte altre) epidemie. Già, i tagli alla sanità.

miba 3 anni fa su tio
Si alza l'ombra della Cina: l'inferno torna a Hong Kong... Oppure gli USA, Amnesty e compagnia bella si intromettono negli affari interni della Cina???

Thor61 3 anni fa su tio
Presto o tardi la "Democrazia" cinese doveva colpire gli abitanti di HK, ex colonia britannica, quindi popolo abituato alla democrazia vera e che per ragioni politiche si ritrova nelle mai della cina "Democratica" solo sulla carta, la pratica dice ben altro!!!
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