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REGNO UNITOCoronavirus, un'app segnala i luoghi affollati grazie ai satelliti

22.04.20 - 12:09
Prima di uscire di casa si può verificare in anticipo se supermercati o farmacie sono affollati
Keystone (archivio)
Fonte ats ans
Coronavirus, un'app segnala i luoghi affollati grazie ai satelliti
Prima di uscire di casa si può verificare in anticipo se supermercati o farmacie sono affollati

LONDRA - Un'applicazione mobile (app) segnala i luoghi affollati grazie ai dati da satellite e intelligenza artificiale per aiutare a osservare il distanziamento sociale e rallentare la diffusione del coronavirus: si chiama "Crowdless", che in italiano significa senza folla, e l'ha sviluppata una start up britannica collegata all'Agenzia spaziale europea (Esa).

In pratica chi deve uscire di casa per andare al supermercato o in farmacia può verificare prima di partire se questi luoghi si stanno affollando. Se ci sono troppe persone, per esempio, può decidere di uscire più tardi o scegliere un altro negozio meno affollato.

L'app utilizza come informazioni di base dati anonimi raccolti da piattaforme esistenti basate su dati da satellite, come Google Maps e Google Places, che tracciano i movimenti dei dispositivi mobili, e grazie all'intelligenza artificiale combina queste informazioni con i dati provenienti dagli utenti che hanno scaricato l'app.

La start up, Lanterne, l'ha sviluppata applicando le competenze e le conoscenze acquisite durante lo sviluppo del suo prodotto principale, un'app progettata per aiutare le persone nelle zone di conflitto a spostarsi in sicurezza.

«La nostra speranza è che Crowdless possa aiutare le persone ad osservare il distanziamento sociale in modo più efficace, stare al sicuro e contribuire a rallentare il tasso di diffusione di Covid-19. Ci impegniamo inoltre a garantire che questa app resti gratuita al 100% affinché tutti possano utilizzarla», rileva Yohan Iddawela, tra i cofondatori dell'azienda.

Per Nick Appleyard, a capo del settore Business Applications dell'Esa, «una delle principali priorità dell'Esa è la sicurezza, garantita dallo spazio. Ci stiamo tutti preoccupando di mantenere le distanze sociali e di evitare la folla, e non vediamo l'ora di poter riprendere una vita quotidiana più normale. Questa app può aiutare a proteggerci mentre aspettiamo che arrivi quel giorno».

Tracciamento tramite braccialetto - Oltre alle app anche gli smartwatch e i braccialetti fitness possono contribuire al tracciamento del coronavirus. E dopo il Liechtenstein ci sta pensando anche la Germania. Secondo il sito Ndr, da qualche settimana il Robert Koch Institute, che si occupa di gestire ogni aspetto della diffusione del Covid-19 nella Repubblica federale, sta testando la possibilità di portare l'app Corona Datenspende anche sui dispositivi indossabili che già registrano parametri sanitari di un utente come il battito cardiaco e la temperatura corporea.

«Gli indicatori dell'infezione del virus che derivano dai sensori sono più affidabili dell'input manuale dei sintomi nello smartphone», ha osservato Oliver Amft che presiede la cattedra di salute digitale all'università Friedrich Alexander di Erlangen e Norimberga.

Secondo Ndr, dopo il download dell'app viene richiesto un codice postale e creato un profilo con un ID utente univoco, pseudoanonimizzato, così come chiede la legge europea sulla protezione della sfera privata. I parametri corporei vengono inviati direttamente al Robert Koch Institute. L'app funziona sia su dispositivi Apple, sia su dispositivi Android ed è volontaria.

Da qualche giorno è partito un progetto pilota nel Liechtenstein grazie al quale sono stati distribuiti braccialetti biometrici ad un campione della popolazione (il 5%), per scoprire in tempo utile eventuali contagi e contenerne la diffusione. Se avrà successo, il modello sarà replicato su tutti i cittadini in autunno, quando secondo le autorità del Principato sarà altamente probabile una seconda ondata pandemica.

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