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MONDOLa Spagna verso una «nuova normalità» dalla seconda metà di maggio

22.04.20 - 11:25
I morti nel Regno Unito potrebbero essere 41'000, e mancano camici.
keystone-sda.ch (RAMON DE LA ROCHA)
Fonte ATS ANS
La Spagna verso una «nuova normalità» dalla seconda metà di maggio
I morti nel Regno Unito potrebbero essere 41'000, e mancano camici.
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MADRID - Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez ha fissato per la seconda metà di maggio un «lento e graduale» ritorno a «una nuova normalità».

Sanchez ha chiesto oggi al parlamento l'autorizzazione a prorogare per la terza volta lo stato di allarme. Una nuova estensione che, ha detto, «con tutta la prudenza e la cautela» dovrebbe poi lasciare il posto a una nuova fase.

La Spagna, dopo il picco registrato agli inizi di aprile, sta vivendo un momento di stabilizzazione dei nuovi casi di contagio da coronavirus, che sembrano aver raggiunto il cosiddetto "plateau". Nel Paese si contano dall'inizio dell'epidemia 208mila casi con quasi 22mila decessi.

Morti reali nel Regno Unito - Potrebbero essere fino a 41'000 i morti reali per coronavirus nel Regno Unito: una strage da record in Europa e più del doppio di quelli conteggiati sinora ufficialmente nei soli ospedali (17'337 alla data di ieri). Lo stima il Financial Times sulla base di una propria proiezione elaborata da esperti di fiducia. L'elaborazione è ricavata dalla somma fra i dati aggiornati diffusi quotidianamente dal ministero della sanità sui decessi in ospedale e la proiezione dei dati fermi al 10 aprile delle statistiche dell'istituto nazionale britannico della statistica Ons, che includono anche le morti extraospedaliere.

Raab, «una delle maggiori sfide da decenni» - L'emergenza coronavirus «è una delle maggiori sfide da decenni» per il mondo come per il Regno Unito, dove malgrado i numeri sempre più allarmanti sul totale dei morti il picco dei contagi pare superato e la curva è ora "in fase discendente" grazie anche al sostegno della popolazione alle misure di restrizione sociale.

Lo ha affermato il ministro Dominic Raab, supplente del premier convalescente Boris Johnson, nel Question Time di oggi alla Camera dei Comuni: il primo dopo la pausa pasquale, il primo con la maggioranza dei deputati in videocollegamento via Zoom e il primo con Keir Starmer in veste di nuovo leader dell'opposizione laburista.

Raab si è poi difeso dalle critiche montanti alla compagine conservatrice sulla gestione della crisi ribadendo che il governo si è mosso seguendo le indicazioni «della scienza e dei consulenti medici». Ha inoltre sottolineato che il lockdown resta per ora una necessità. Quanto alle condizioni di Johnson ha detto infine che il primo ministro «sta recuperando bene ed è su di morale».

Camici dalla Turchia - Un carico di dispositivi di protezione individuale (Dpi) per medici e infermieri britannici impegnati sul fronte del coronavirus è arrivato nelle prima ore di oggi dalla Turchia nel Regno Unito, dove il governo conservatore di Boris Johnson continua affannosamente a cercare di coprire la penuria di forniture emersa negli ultimi giorni. Il carico, trasportato da un cargo militare della Raf, l'aeronautica militare del Regno Unito, e sbarcato nella base di Brize Norton, è stato tuttavia consegnato con alcuni giorni di ritardo da Ankara; e secondo la Bbc comprende circa metà dei kit inizialmente concordati, inclusi 400'000 camici ospedalieri.

Dal mondo medico la notizia è stata accolta con sollievo solo parziale, tenuto conto che nella situazione attuale straordinaria, segnata dalla pandemia, occorre un ricambio di circa 150'000 camici al giorno per tutti gli ospedali del Regno. La questione della penuria di Dpi e le critiche montanti al governo sulla gestione dell'emergenza in un Paese dove il numero di morti da Covid-19 rischia d'andare fuori controllo sono oggi al centro del primo Question Time ai Comuni del nuovo leader dell'opposizione laburista, Keir Starmer, eletto il 4 aprile al posto di Jeremy Corbyn. Question Time che si svolgerà per la prima volta nella storia di Westminster con una piccola presenza di deputati in aula e altri collegati in videoconferenza attraverso la piattaforma Zoom e nel quale peraltro Starmer non affronterà il premier Boris Johnson, tuttora a riposo in convalescenza, bensì il suo supplente, Dominic Raab. 

La Cina commenta le denunce - La Cina respinge la mossa dello Stato americano del Missouri che ha denunciato Pechino per la gestione della crisi della malattia Covid-19, definendola «a dir poco una assurdità» e priva di base fattuale o legale. Il portavoce del ministero degli esteri, Geng Shuang, ha notato che la risposta cinese al coronavirus non è sotto la giurisdizione dei tribunali statunitensi, rilevando che sono state date informazioni a Washington sulla vicenda dal 3 gennaio. «Tale abuso di contenzioso non è favorevole alla risposta epidemica in Usa e contrasta con la cooperazione internazionale».

Trump blocca l'immigrazione - «Firmerò oggi il mio ordine esecutivo che proibisce l'immigrazione nel nostro Paese»: lo twitta il presidente degli Usa Donald Trump. «Nel frattempo, anche senza l'ordine, il nostro confine meridionale, aiutato sostanzialmente da 170 miglia di nuovo muro e 27'000 soldati messicani, è molto chiuso, anche contro il traffico di essere umani», ha aggiunto.

Cresce la tensione nelle banlieue - Ancora timori in Francia per le crescenti tensioni in banlieue. Nove persone sono state fermate nella notte tra ieri e oggi nelle periferie di Parigi, quarto giorno consecutivo di tensioni nella zona, dove diversi comuni sono stati teatro di violenze urbane e la scuola elementare Paul Langevin di Gennevilliers, alle porte della capitale, è stata parzialmente danneggiata da un incendio doloso.

Kiev estende le restrizioni - Il governo ucraino ha deciso di estendere almeno fino all'11 maggio le misure restrittive per prevenire la diffusione del Covid-19 e ha annunciato che «secondo l'Accademia delle Scienze ucraina, ci si aspetta il picco» dell'epidemia «tra il il 3 e l'8 maggio». Lo riporta il Kyiv Post.

Test dalla Francia all'Iran - L'Iran ha ricevuto circa sei tonnellate di test per il coronavirus dalla Francia, per un valore di 443'685 euro (470'306 franchi al cambio attuale). Lo ha riferito il direttore dell'ufficio doganale di Bazargan, Sadeq Namdar, spiegando che si tratta della terza consegna farmaceutica trasportata da tir attraverso il valico di frontiera con la Turchia, d'intesa con le autorità di Ankara. Venti giorni fa, ha aggiunto il funzionario, citato dall'Agenzia di stampa della Repubblica Islamica (Irna), una consegna farmaceutica di 26 tonnellate era giunta dalla Germania. In Iran i test effettuati per accertare i casi di Covid-19 sono stati finora poco più di 365'000, una cifra ritenuta insufficiente e che rende non pienamente affidabili le cifre ufficiali sui contagi, che al momento sarebbero oltre 84'000.

Primo ok in Germania per il test del vaccino - Il Paul Ehrlich Institut tedesco ha autorizzato per la prima volta la verifica clinica di un vaccino contro il Coronavirus su un candidato. Secondo quanto ha affermato l'istituto federale per i rimedi biomedici, l'impresa di Magonza Biontech ha ottenuto il permesso di provare il medicinale su volontari, riporta l'agenzia di stampa tedesca Dpa.

Ucciso autista dell'Oms - «Ferma condanna» è stata espressa dal segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, per l'attentato che ieri in Birmania è costato la vita a un impiegato dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e che ha portato al ferimento di un funzionario birmano, nel corso di un attacco a una vettura dell'Oms avvenuto nello Stato di Rakhine, coinvolto in episodi di violenza tra gruppi ribelli e militari.

L'attacco è avvenuto mentre il veicolo delle Nazioni Unite transitava da Sittwe verso Yangon per trasportare tamponi per il Covid-19 del Ministero della sanità.​ L'Ufficio dell'Onu in Birmania ha espresso il suo dolore per la morte dell'autista della vettura e ha chiesto sia fatta luce sull'episodio per arrestare i responsabili.

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