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MONDOI sudcoreani premiano il loro presidente anche per la gestione dell'emergenza coronavirus

15.04.20 - 12:23
Il voto era visto come un referendum su Moon Jae-in. La crisi sanitaria è stata uno dei temi importanti.
keystone-sda.ch (YONHAP)
Moon Jae-in (L) vota con la moglie Kim Jung-sook
Moon Jae-in (L) vota con la moglie Kim Jung-sook
Fonte Ats
I sudcoreani premiano il loro presidente anche per la gestione dell'emergenza coronavirus
Il voto era visto come un referendum su Moon Jae-in. La crisi sanitaria è stata uno dei temi importanti.

SEUL - Il presidente sudcoreano Moon Jae-in vince il suo referendum personale: il Partito democratico, di cui è riferimento, e gli alleati del Platform Party si avviano a ottenere 155-178 seggi sui 300 dell'Assemblea nazionale.

Gli exit poll della televisione pubblica Kbs, diffusi a urne chiuse, nelle prime elezioni di un Paese di grandi dimensioni in tempi di pandemia Covid-19, segnalano che la principale forza d'opposizione United Future Party e l'alleato Future Korea Party sono accreditati di 107-130 seggi. L'affluenza, stimata oltre il 65%, ha raggiunto livelli da primato.

La gestione dell'emergenza coronavirus è stata uno dei temi importanti di questa campagna elettorale. La Corea del Sud conta oltre 10mila contagi e almeno 225 morti.

BRASILE - Il ministro della sanità brasiliano, Luiz Henrique Mandetta, ha avvisato la sua squadra che potrebbe essere licenziato in qualsiasi momento: lo riferiscono i media locali, sottolineando che il presidente della Repubblica, Jair Bolsonaro, starebbe già cercando un nome per sostituirlo.

Le tensioni tra il capo dello Stato e il suo ministro sono scoppiate la scorsa settimana, a causa delle divergenze di vedute sulle misure da adottare contro il coronavirus: Mandetta è favorevole al distanziamento sociale, mentre Bolsonaro si mostra più preoccupato per le ricadute economiche.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso sarebbe stata però l'intervista concessa domenica scorsa dal ministro alla trasmissione Fantastico, della Rede Globo, la principale emittente del Paese sudamericano, accusata dal presidente di divulgare "fake news" al suo riguardo.

REGNO UNITO - Fissare le condizioni per uscire, in un prossimo futuro, dalla serrata delle attività non essenziali. È questa la richiesta dell'opposizione laburista britannica sotto la nuova leadership di Keir Starmer, pensata apparentemente più per strizzare l'occhio alle impazienze dell'opinione pubblica e del mondo degli affari che per contrastare il governo conservatore di Boris Johnson sul tema dei presunti ritardi nell'introduzione della stretta tre settimane fa.

Starmer ha ammesso alla Bbc che insistere con la chiusura - la cui proroga, scontata, sarà fissata nei dettagli in settimana - «è inevitabile» finché «la curva dei contagi non si abbasserà»; ma ha ripetuto che serve «trasparenza» e che l'esecutivo dovrebbe indicare già ora le condizioni per poter allentare la morsa, per esempio attraverso «test di massa e tracciabilità» delle persone. Non solo: si è anche detto a favore a riaprire le scuole, sebbene non subito. Parole che secondo fonti governative rischiano di «confondere» la gente.

Il governo britannico, intanto, ha aumentato a 19'000 la potenzialità quotidiana di realizzazione di test sul coronavirus nel Paese, ma la logistica e i tempi di laboratorio limitano tuttora a meno di 15'000 quelli effettivamente eseguiti. Si resta quindi sotto l'obiettivo di 25'000 indicato nei giorni scorsi per oggi dal ministro della Sanità, Matt Hancock, e lontano da quello di ben 100'000 previsto per fine mese fra tamponi e futuri test sierologici di massa (in via di sperimentazione) destinati a individuare non i contagi in atto, bensì l'eventuale immunità già conseguita.

Lo ha ammesso un portavoce di Downing Street dopo la riunione odierna del consiglio di gabinetto, svoltosi ancora sotto la presidenza del ministro Dominic Raab, chiamato a fare le veci del convalescente premier Boris Johnson. Il portavoce ha tuttavia ribadito che l'obiettivo di quota 100'000 resta fissato al 30 aprile. Intanto Hancock ha risposto alle polemiche sui mancati tamponi nella case di riposo, dove sono stati svelate centinaia di morti aggiuntive per Covid-19 finora non conteggiate nelle statistiche ufficiali, impegnandosi ad avviare un piano per iniziare a testare anche gli anziani ricoverati negli ospizi del Regno o in strutture simili.

AUSTRIA - La fase 2, avviata ieri in Austria, riguarda anche lo sport. Il primo maggio riapriranno infatti i campi da tennis e da golf, come anche gli impianti di atletica leggera, i centri ippici e i poligoni. L'annuncio è stato fatto dal vicecancelliere Werner Kogler in conferenza stampa. Nel frattempo, il governo ha annunciato un secondo test a campione per stabilire i casi sommersi di coronavirus in Austria. Saranno effettuati 2'800 tamponi a persone selezionate a caso da un istituto demoscopico.

OMS - I Paesi che hanno deciso di allentare le misure adottate per combattere la pandemia di coronavirus devono aspettare almeno due settimane per valutarne l'impatto e per decidere se fare ulteriori aperture. Sono le nuove indicazioni dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) sulla fase due della lotta al Covid-19 che in alcuni Paesi è già iniziata.

Il mondo, ha sottolineato l'agenzia dell'Onu, si trova in un «momento cruciale» della pandemia nel quale i principi guida devono essere «velocità, equilibrio ed equità». Per ridurre il rischio di nuovi focolai, è l'avvertimento dell'Oms, «le misure dovrebbero essere allentate a tappe, dopo aver valutato i rischi epidemiologici e i benefici socioeconomici dell'apertura in diversi luoghi di lavoro, scuole e attività sociali».

Idealmente ci vogliono «almeno due settimane (che corrispondono al periodo di incubazione del coronavirus) tra una fase e un'altra della transizione per capire quali rischi si corrono e come rispondere in maniera adeguata». Il rischio di un «risorgere della malattia» rimane, sottolinea l'Oms.

BELGIO - Il Belgio va verso un prolungamento delle misure restrittive decise dal governo federale il 18 marzo per limitare la pandemia Covid-19, la cui scadenza è per ora fissata al 19 aprile. Nel pomeriggio si riunirà il Consiglio nazionale per la sicurezza, ma gli esperti e i media danno quasi per scontata la decisione sull'estensione al 3 maggio. Intanto, nel Paese si registrano oltre 280 nuovi decessi: 103 negli ospedali e 179 nelle case di riposo. Dall'inizio dell'epidemia 2252 persone sono morte negli ospedali, ma il totale sale a 4440 se si contano anche i decessi sospetti nelle residenze per anziani.

PAESI BASSI - L'ultimo aggiornamento delle autorità sanitarie olandesi riferisce di 734 nuovi contagi da coronavirus accertati, per un totale di 28'153 dall'inizio dell'epidemia. Sono invece 189 i nuovi decessi, per un totale di 3'134 morti, mentre i ricoveri segnalati sono 188, per un totale di 9'127. «Le cifre degli ultimi giorni confermano che la diffusione del Covid-19 è più lenta rispetto a come sarebbe stata se non fossero state prese misure restrittive», scrivono le autorità sanitarie.

SPAGNA - Il primo ministro spagnolo, Pedro Sánchez, ha dichiarato oggi che 3'889'000 lavoratori beneficiano di aiuti statali nel quadro della pandemia di Covid-19, sebbene non abbia specificato in dettaglio quanti stiano già ricevendo sussidi. Lo scrive l'Efe. Nel corso della sessione di controllo al Congresso dei deputati, Sánchez ha difeso l'operato del governo sostenendo che molte cose sono state fatte nell'ultimo mese «a favore di famiglie, lavoratori e lavoratori autonomi». Sánchez ha sottolineato inoltre che quasi un milione di lavoratori autonomi hanno chiesto gli aiuti per la cessazione dell'attività e che sono state avviate linee di finanziamento per un massimo di 100'000 milioni «per garantire liquidità e, di conseguenza, la sussistenza del tessuto produttivo nel nostro Paese».


 
 


 
 


 

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