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CINALe autorità blindano Pechino per evitare una possibile seconda ondata

14.04.20 - 22:00
Chi vuole rientrare nella capitale deve sottostare a una quarantena obbligatoria di 14 giorni
Keystone
Le autorità blindano Pechino per evitare una possibile seconda ondata
Chi vuole rientrare nella capitale deve sottostare a una quarantena obbligatoria di 14 giorni

PECHINO - La autorità della capitale cinese non vogliono prendersi nessun rischio, e hanno deciso di irrigidire le misure messe in atto per rendere più complicato l'ingresso in città.

Pechino ha infatti eretto un muro, metaforicamente, per proteggersi dalla minaccia di una seconda ondata di infezioni da coronavirus, allarmata dall'ampio numero di persone provenienti da altre regioni del Paese. La Cina, lo ricordiamo, ha vietato agli stranieri l'ingresso nel Paese (vista la preoccupazione legata ai casi d'importazione, in aumento), e la città di Pechino ha ora deciso di portare le misure ad un livello superiore, imponendo una quarantena rigorosa e obbligatoria, di 14 giorni, alle persone che arrivano da altre parti della Cina. Anche per coloro che sono risultati negativi al Covid-19.

Una simile misura, che ha dissuaso molte persone dal tornare nella capitale, non è al momento richiesta in altre città cinesi. 

A protezione del Governo - Secondo Alfred Wu, professore associato presso la Lee Kwan Yew School of Public Policy dell'Università Nazionale di Singapore che ha commentato la vicenda all'Afp, le misure sono in definitiva destinate a proteggere l'elite del Partito Comunista cinese.

Il Partito ha infatti rinviato il suo congresso annuale che era previsto a marzo, e vuole assicurarsi di poter svolgere le "due sessioni" potendo garantire ai delegati che vi partecipano la massima sicurezza.

Aree ad alto rischio - Diverse persone hanno testimoniato che non sono potute rientrare a Pechino se provenienti da zone etichettate come "ad alto rischio". In questo senso, le condizioni più complicate riguardano chi arriva da Wuhan, dove il virus è emerso per la prima volta alla fine del 2019.

Per loro, il procedimento è molto rigido: devono dimostrare di essere risultati negativi ad un tampone effettuato negli ultimi sette giorni, devono restare in quarantena 14 giorni all'arrivo a Pechino, e, per essere lasciati liberi, devono risultare nuovamente negativi al test dopo la quarantena.

Tutta la procedura deve essere inoltre annunciata online tramite un'app prestabilita. Se approvata, le persone coinvolte devono poi presentare un'altra richiesta per l'acquisto di biglietti ferroviari per la capitale, che sono limitati a 1'000 posti a sedere al giorno.

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COMMENTI
 

navy 3 anni fa su tio
I soldi stanno spingendo diversi paesi europei a riaprire......ci faremo male e morirà altra gente. Non è un augurio ma.....non credo che abbiamo imparato granché da quanto successo e succede in Cina....
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