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ITALIAAltri 2651 casi. E i morti sono ormai più di 1000

12.03.20 - 18:21
Le cifre dell'ultimo aggiornamento della Protezione civile italiana sul coronavirus
keystone-sda.ch / STF (Luca Bruno)
L'entrata dell'ospedale di Brescia, la seconda provincia più colpita con 1588 casi.
L'entrata dell'ospedale di Brescia, la seconda provincia più colpita con 1588 casi.
Altri 2651 casi. E i morti sono ormai più di 1000
Le cifre dell'ultimo aggiornamento della Protezione civile italiana sul coronavirus
Nella tre regioni più colpite gli ospedali sono occupati quasi esclusivamente da persone malate per il Covid-19.

ROMA - L'Italia registra un nuovo pesante bilancio quotidiano sul fronte coronavirus. Come riferito nel consueto bollettino dalla Protezione Civile, nel Paese si contano infatti 2651 casi in più di ieri. Ma soprattutto il numero di vittime per Covid-19 ha superato la soglia del migliaio: i morti sono infatti 1016.

Le persone guarite sono salite a 1254. Si contano poi 6650 persone ospedalizzate e 1153 ricoverate in terapia intensiva.

Complessivamente, i casi positivi dall'inizio dell'epidemia in Italia sono 15113 dei quali 12839 ancora attivi. In Lombardia, la più colpita in assoluto, si contano al momento 6896 casi. I tamponi effettuati in tutto il Paese sono oltre 86000.

Ospedali "riservati" per il coronavirus - Gli ospedali delle tre regioni italiane più colpite dall'epidemia (Lombardia, Emilia Romagna e Veneto) sono praticamente diventati strutture per il solo Covid-19. Il sindacato dei medici ospedalieri Anaao ha lanciato l'allarme per il Veneto: «Nonostante i decreti che tengono la gente in casa, nella nostra regione l'attività ambulatoriale per visite differibili prosegue normalmente con conseguente sovraffollamento nelle sale d'attesa». Nel pomeriggio, la Regione ha deciso di chiudere gli ambulatori per le prestazioni non urgenti.

Mosca chiude all'Italia - La situazione italiana ha portato anche la Russia a correre ai ripari. Da domani - riferisce l'Ats citando la Tass - Mosca vieterà temporaneamente l'ingresso ai cittadini italiani e agli stranieri provenienti dall'Italia. Il divieto non sarà applicato agli equipaggi degli aerei, ai membri delle delegazioni ufficiali, a chi è in possesso di permesso di residenza e ai cittadini dei Paesi membri dell'Unione eurasiatica, ovvero Kazakistan, Bielorussia e Armenia.

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