Conteneva le spoglie di 70 persone. Quell'area era nelle mani dei gruppi armati anti-regime
BEIRUT - Il governo siriano ha annunciato il ritrovamento nelle ultime ore di una fossa comune con i resti di circa 70 persone, a est di Damasco, in una zona fino all'aprile del 2018 controllata da gruppi armati anti-regime.
Lo riferisce l'agenzia governativa siriana Sana, secondo cui la fossa comune è stata rinvenuta a Duma, dalla fine del 2011 roccaforte delle opposizioni armate.
Sana precisa che i 70 corpi, tutti di persone decedute tra il 2012 e il 2014, sono stati portati all'ospedale militare Tishrin di Damasco. Dal 2012 quell'area è stata controllata da gruppi armati islamisti: prima Saraya al Islam (le Brigate dell'Islam) nel 2011, poi Liwa al Islam (Battaglione dell'Islam) nel 2012 e dal 2013 Jaysh al Islam (Esercito dell'Islam).
Quest'ultimo si è ritirato nell'aprile del 2018 con la sconfitta delle opposizioni armate e la vittoria militare delle truppe di Damasco, sostenute da quelle russe e iraniane.
Secondo l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, che sul terreno si avvale da anni di una fitta rete di fonti, i corpi rinvenuti appartengono a civili e soldati governativi.