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ITALIASalvini citofona a un tunisino incolpato di essere un pusher: «Lei spaccia?»

22.01.20 - 11:25
A indicare al leader leghista l'abitazione dell'uomo, accusandolo, è stata una residente. A pochi giorni dal voto, la scenetta suscita critiche
keystone-sda.ch (Stefano Cavicchi)
Matteo Salvini (foto d'archivio)
Matteo Salvini (foto d'archivio)
Salvini citofona a un tunisino incolpato di essere un pusher: «Lei spaccia?»
A indicare al leader leghista l'abitazione dell'uomo, accusandolo, è stata una residente. A pochi giorni dal voto, la scenetta suscita critiche

BOLOGNA - Sta suscitando molta ironia online una diretta Facebook di Matteo Salvini che - impegnato negli ultimi giorni di campagna elettorale in Emilia Romagna - ha suonato a casa di una famiglia di origini tunisine di Bologna per chiedere se, come segnalato da una sua sostenitrice che abita in zona, tra loro vivesse davvero uno spacciatore (più sotto, al minuto 17:00, il video).

«Buongiorno. Buonasera. Lei è il Signor ***? Lei è al 1° piano? Ci può far entrare cortesemente?», ha esordito il leader della Lega al citofono della palazzina nel quartiere Pilastro senza peraltro mai presentarsi. Alla domanda di un uomo all’altro capo dell’apparecchio che gli chiedeva perché volesse salire, Salvini ha quindi spiegato: «No, perché ci hanno segnalato una cosa sgradevole e volevo che lei la smentisse. Ci hanno detto che da lei parte una parte dello spaccio della droga qua nel quartiere». «Ma chi è questo?», ha domandato l’inquilino. «Ce l’hanno detto dei cittadini. È giusto o è sbagliato?», ha insistito l’ex ministro dell’Interno italiano con tono a tratti scherzoso.

Dopo essersi visto riagganciare il citofono in faccia, Salvini ha continuato con qualche battuta alla volta del suo seguito («Chi è che spaccia? Il padre? Ah, il padre e il figlio! Una bella famiglia… »), ha provato di nuovo a suonare e si è infine dato per vinto ripromettendosi di segnalare il caso a polizia e carabinieri (del resto già presenti per accompagnare gli spostamenti del politico). 

La diretta del segretario della Lega ha sollevato contestazioni già in loco per la sua percepita inopportunità, il presunto intento demagogico e il possibile sottinteso razzista. Nel video si possono infatti sentire contestatori che gridano parole di biasimo alla volta di Salvini. Le critiche, però, sono continuate anche online con numerosi tweet contro il leader leghista, ma anche alcuni in suo favore (v. più sotto).

Alcuni tweet in favore del suo gesto:

 

 

 

  

 

 

 

 

 

 

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