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SUDANMalati e malnutriti, corsa contro il tempo per salvare 4 leoni

22.01.20 - 06:00
I grossi felini sono rinchiusi allo zoo di Khartum in pessime condizioni. Le loro ossa sporgono da sotto la pelle. Le foto sono diventate virali sui social
keystone-sda.ch (MORWAN ALI)
La campagna #Sudananimalrescue ha già raccolto centinaia di adesioni.
La campagna #Sudananimalrescue ha già raccolto centinaia di adesioni.
Le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità.
Malati e malnutriti, corsa contro il tempo per salvare 4 leoni
I grossi felini sono rinchiusi allo zoo di Khartum in pessime condizioni. Le loro ossa sporgono da sotto la pelle. Le foto sono diventate virali sui social

KHARTUM - È letteralmente appesa a un hashtag - #Sudananimalrescue, diventato virale in questi ultimi giorni - la vita di quattro leoni, tenuti in gabbia nel parco Al-Qureshi di Khartum, la capitale del Sudan. Malnutriti, affaticati, con i muscoli atrofizzati e le ossa del costato che sporgono sotto la pelle: le foto hanno ormai fatto il giro del mondo.

Fino a lunedì scorso erano in cinque, ma una leonessa non ce l’ha fatta, accelerando ulteriormente la corsa contro il tempo per tentare di salvare i grossi felini, ridotti ad un’ombra scheletrica a causa della scarsa alimentazione e all’inadeguatezza delle cure. Secondo i funzionari del parco, alcuni di loro hanno perso due terzi del proprio peso nelle ultime settimane.

«Il cibo non è sempre disponibile e spesso lo compriamo di tasca nostra», ha spiegato all’Afp uno dei manager della struttura, che è gestita dal comune e tramite donazioni private. Ma non basta. Il paese africano è infatti al centro di una grave crisi economica, con i prezzi dei generi alimentari in forte crescita.

#Sudananimalrescue - La campagna #Sudananimalrescue, lanciata su Facebook da Osman Salih, ha raccolto centinaia di adesioni. E i primi risultati si sono già materializzati. Ieri ad Al-Qureshi sono arrivati antibiotici e cibo, con grande soddisfazione di Salih. «Il filmato più bello del giorno. Dopo che la leonessa ha concluso il suo trattamento mattutino è riuscita a mangiare la carne macinata che le abbiamo dato». 

Il lavoro da fare è però ancora molto e non riguarda solo lo zoo di Al-Qureshi. «Tanti altri parchi sono nelle stesse condizioni», ha spiegato Salih sui social.

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