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LIBIA«La Francia tenta di bloccare la dichiarazione anti-Haftar»

21.01.20 - 12:30
Lo denuncia Ashraf Shah, un esponente di spicco vicino all'esecutivo del premier Fayez Al-Sarraj
keystone-sda.ch / STF (YANNIS KOLESIDIS)
Khalifa Haftar
Khalifa Haftar
«La Francia tenta di bloccare la dichiarazione anti-Haftar»
Lo denuncia Ashraf Shah, un esponente di spicco vicino all'esecutivo del premier Fayez Al-Sarraj

TRIPOLI - «La Francia sta bloccando l'emissione di una dichiarazione congiunta dei Paesi occidentali che condanni la chiusura di porti e campi petroliferi» imposta dal generale Khalifa Haftar «e che chieda che siano riaperti immediatamente»: lo ha segnalato Ashraf Shah, un esponente di spicco vicino all'esecutivo del premier Fayez Al-Sarraj.

«Perciò i Paesi emetteranno dichiarazioni individuali che esprimono la loro posizione», ha aggiunto su Twitter l'ex-consigliere politico della presidenza dell'Alto consiglio di Stato libico.

«Sembra che i sostenitori del criminale Haftar siano ancora sulle proprie posizioni (anche) dopo la dichiarazione di Berlino», conclude Shah.

Haftar sabato, proprio il giorno prima della conferenza sulla Libia nella capitale tedesca, aveva fatto bloccare il carico di greggio da cinque porti sotto il suo controllo provocando un taglio dell'export di 800 mila barili al giorno. Attraverso la chiusura dell'oleodotto Hamada-Zawiya, il generale ha fatto bloccare anche il giacimento di Sharara, il più grande di Libia, e quello di El Feel, operato anche da Eni, con una limitazione della produzione complessivamente di altri circa 400 mila barili al giorno.

Fra pochi giorni, quando le cisterne di stoccaggio dei porti saranno piene, la produzione libica sarà limitata a 72 mila barili al giorno rispetto agli oltre 1,2 milioni della settimana scorsa secondo stime di un portavoce della Noc, la compagnia petrolifera nazionale libica, rilanciate dal Financial Times.

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