Cerca e trova immobili

AUSTRALIAÈ strage di animali

08.01.20 - 06:00
Il Governo australiano: «Questo non è un incendio ma una bomba atomica». Oltre 180 persone arrestate per incendio doloso
Keystone
È strage di animali
Il Governo australiano: «Questo non è un incendio ma una bomba atomica». Oltre 180 persone arrestate per incendio doloso

SYDNEY - “Non si meritano di soffrire per colpa nostra”. È questo uno dei tanti messaggi che il popolo del web sta dedicando da ore, giorni, settimane, agli animali che hanno perso la vita nell’immane incendio che sta mettendo in ginocchio l’Australia. Oltre 180 persone arrestate per incendio doloso e il 70 per cento dei piromani risulta essere minorenne.

Numeri spaventosi per la flora e la fauna aussie. Si stima che siano circa un miliardo gli animali già morti tra le fiamme che da settembre devastano il Paese e che hanno causato almeno 25 vittime tra le persone. Dati che purtroppo sono solo parziali e che sono destinati a salire di numero. “Questo non è un incendio ma una bomba atomica” il messaggio disperato del Governo. Un vero e proprio bollettino di guerra a cui le autorità australiane stanno cercando di porre fine, cercando anche di fare giustizia. Oltre 180 persone arrestate per incendio doloso.

E mentre le star del cinema, dello sport e dello spettacolo lanciano messaggi e campagne per le donazioni, l’Australia racconta anche le strazianti storie dei tanti animali morti e del disperato tentativo dei volontari di salvarli tra le fiamme o dall’intossicazione per un’aria diventata oramai irrespirabile in molte zone.

La potenza delle immagini condivise sui social sta intenerendo ancor di più il mondo. La scena, ripresa con un cellulare, di Toni Doherty, la donna, che salva tra le fiamme un piccolo koala, è stata una delle prime testimonianze che hanno commosso il web. “Dovevo farlo, non potevo lasciarli in mezzo alle fiamme”, le sue parole. Un gesto purtroppo vano visto che Lewis, come era stato ribattezzato, è morto pochi giorni dopo nell’ospedale veterinario dove era in cura. L’organizzazione internazionale a difesa degli animali e dell’ambiente, evidenzia che 8mila koala sono dispersi e solo nella Regione del Nuovo Galles del Sud è stata decimata il 30% della popolazione dei koala.

Sono proprio loro, koala e canguri, gli animali simbolo dell’Australia, le vittime maggiori di questa mattanza. Maggiore fortuna ha avuto Abigail, il canguro femmina di 13 anni che vive nel Santuario dei Canguri ad Alice Springs, e che ringrazia ogni mattina i volontari che si occupano di lei. Lo fa abbracciando i suoi salvatori che le danno da bere. I corpi bruciati di centinaia di animali giacciono lungo la strada per Batlow, una delle città più colpite dagli incendi boschivi, le auto sono costrette quasi a fare lo slalom tra le carcasse di pecore, koala e canguri.

Tra le tante storie a liete fine, per fortuna, c’è quella che ha documentato l’allevatrice Cath Hill. Una lingua di fuoco ha minacciato i suoi pascoli in una regione di Victoria. A mettere in salvo le pecore, mentre il fratello cercava di arginare le fiamme, ci ha pensato il suo vecchio cane Patsy che le ha radunate in un angolo sicuro della fattoria senza mai perderle di vista nonostante fosse stremato dall’enorme lavoro che aveva richiesto il tenere compatto il gregge impaurito dal fuoco.

“Il caldo record e la presenza di scarso cibo stano rendendo difficile la vita di molti volpi volatili” spiega la Native Wildlife Rescue, l’organizzazione che ha eseguito centinaia di salvataggi nei giorni scorsi e denunciato il dramma dei pipistrelli esausti nella valle del canguro.

 

La crudele guerra per la sopravvivenza

Crudeltà nella crudeltà. Ora in Australia si tratta anche di scegliere tra l’uomo e gli animali. A costo di mettere a rischio il sottile equilibrio della catena alimentare. Nei prossimi giorni si prevede che altri animali moriranno di fame mentre cacciano per trovare cibo e riparo nel loro habitat decimato.

Straziante la testimonianza dell'ecologo Chris Dickman dell'Università di Sydney: “È probabile –riferisce un portavoce dell’università - che molti degli animali colpiti siano stati uccisi direttamente dagli incendi, mentre altri soccombono in seguito a causa dell'esaurimento del cibo e delle risorse di rifugio e della predazione da parte di gatti selvatici e volpi rosse”.

Ma non finisce qui perché la lotta per la sopravvivenza sta portando a prendere decisioni estreme. È stato infatti disposto l’abbattimento di circa 5/10mila cammelli selvatici nell'Australia Meridionale dai tiratori professionisti in elicotteri su ordine del capo della comunità degli aborigeni per impedire agli animali di consumare l'acqua nella regione devastata dalla siccità. La comunità si lamenta che gli animali invadono le proprietà in cerca di acqua.

La devastante siccità e gli incendi hanno colpito gli habitat della fauna selvatica, quindi gli esperti ritengono che sarà necessario un intervento umano per ripopolare le specie sensibili che altrimenti verrebbero spazzate via localmente.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

bib 4 anni fa su tio
Sidney non ha neppure rinunciato ai fuochi d'artificio! Avrebbe certo dato un bel esempio!

sedelin 4 anni fa su tio
qui sotto, boia e giustizieri medievali :-( è chiaro che questa strage é dolorosa per tutti, ma augurare morte, tortura, di bruciare vivi a persone é sintomo di odio.

Dioneus 4 anni fa su tio
I dolosi ne risponderanno davanti a Dio, e sarà terribile.

Fran 4 anni fa su tio
Incendi dolosi. 70% appiccati da minorenni. Chi sono i genitori di questi criminali delinquenti????
NOTIZIE PIÙ LETTE