Cerca e trova immobili

IRAN«Trump è un gangster, se colpirà l'Iran nessun americano sarà al sicuro»

05.01.20 - 17:03
Parola del consigliere militare iraniano Houssein Dehghan, Pompeo: «Rispetteremo sempre il diritto internazionale»
keystone-sda.ch / STR (SOHAIL SHAHZAD)
«Trump è un gangster, se colpirà l'Iran nessun americano sarà al sicuro»
Parola del consigliere militare iraniano Houssein Dehghan, Pompeo: «Rispetteremo sempre il diritto internazionale»

TEHERAN - «Ridicolo e assurdo»: così in un'intervista alla Cnn Houssein Dehghan, consigliere militare dell'ayatollah Ali Khamenei, ha commentato la minaccia di Donald Trump di colpire 52 siti iraniani, anche culturali, in caso di rappresaglia contro gli americani.

«Trump è un gangster e un giocatore d'azzardo, non conosce le leggi internazionali. Ma se ciò dovesse accadere nessun militare americano, nessuna base o nave Usa, nessun centro politico americano sarà al sicuro».

«L'Iran - afferma Dehghan - non vuole la guerra. E' stata l'America che ha iniziato la guerra. Per questo l'America deve accettare una reazione adeguata alle sue azioni. L'unico modo per porre fine a questo momento è colpire gli americani con una risposta proporzionata a quella da loro inflitta. E loro non devono cercare di innescare un nuovo ciclo».

Pompeo: «Gli Usa rispetteranno il diritto internazionale» - «Ogni azione militare degli Usa contro l'Iran sarà in linea con il diritto internazionale» lo ha detto il segretario di stato americano Mike Pompeo dopo che Donald Trump ha minacciato di colpire anche obiettivi di importanza culturale per gli iraniani. «Agiremo legalmente, secondo le regole, lo abbiamo sempre fatto e lo faremo sempre», ha aggiunto Pompeo.

Una telefonata fra Cina e Russia - Il ministro degli Esteri Wang Yi e il collega russo, Sergei Lavrov, si sono sentiti telefonicamente per uno scambio di opinioni sulle crescenti tensioni mediorientali.

Wang ha sottolineato che la Cina presta grande attenzione all'intensificarsi del conflitto tra Stati Uniti e Iran, si oppone all'abuso della forza nelle relazioni internazionali e ritiene che le opzioni militari siano inaccettabili. E insiste sul fatto che tutte le parti dovrebbero seriamente rispettare i principi della Carta delle Nazioni Unite e le norme fondamentali delle relazioni internazionali.

Da parte sua, Lavrov ha affermato che la Russia condivide la stessa posizione della Cina, aggiungendo che le azioni degli Stati Uniti «sono illegali e dovrebbero essere condannate».

Wang e Lavrov hanno anche discusso gli ultimi sviluppi di temi caldi come la Libia e la Siria, e si sono accordati per mantenere una stretta comunicazione sulla stabilità strategica globale. 

Il Papa: «Si tengano accesi dialogo e autocontrollo» - Il divampare delle tensioni in campo internazionale, in particolare tra Stati Uniti e Iran dopo il blitz Usa in cui a Baghdad è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani, così come l'escalation sul fronte libico, suscita l'angoscia di papa Francesco, che fa appello a "tutte le parti" ad evitare azioni che possano diventare la scintilla di una conflagrazione generalizzata.

La guerra non è mai la soluzione, avverte il Pontefice «porta solo morte e distruzione», e nell'attuale contesto in cui un conflitto sembra ormai alle porte, il "dialogo" e l'"autocontrollo" sono condizioni irrinunciabili. Parole, quelle pronunciate oggi dal Papa all'Angelus, in cui si percepisce chiaro e forte il timore di una nuova guerra mondiale.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE