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REGNO UNITOAlla fine sì, il veganismo si può considerare alla pari di una credenza religiosa

03.01.20 - 14:49
Un Tribunale del lavoro britannico ha dato ragione a un attivista, licenziato (dice lui) per le sue convinzioni: «Così finisce la discriminazione»
JC/Crowdjustice.com
Jordi Casamitjana, londinese, attivista e vegano convinto.
Jordi Casamitjana, londinese, attivista e vegano convinto.
Alla fine sì, il veganismo si può considerare alla pari di una credenza religiosa
Un Tribunale del lavoro britannico ha dato ragione a un attivista, licenziato (dice lui) per le sue convinzioni: «Così finisce la discriminazione»

LONDA - Di Jordi Casamitjana, londinese e attivista vegano straconvinto, ne avevamo scritto giusto qualche giorno fa: licenziato dal suo datore di lavoro per «grave inadempienza» lo aveva portato davanti al tribunale perché, sosteneva, lo aveva fatto mosso dai suoi princìpi.

Quali? Quelli vegani e animalisti che lo avevano a portato a impuntarsi con l'azienda per delle partecipazioni del fondo pensione comune, investite in aziende che praticavano la sperimentazione sugli animali.

La tesi sua e dei suoi legali era questa: il veganismo, per lui, è un principio etico non dissimile alla credenza filosofica e alla fede e - per tanto - deve essere protetto per legge dalla discriminazione. Il giudice del Tribunale del lavoro di Norwich, alla fine, gli ha dato ragione e ha riconosciuto il suo "veganismo etico" come adatto alla tutela da parte dell'Equality Act varato nel 2010.

Casamitjana è estatico della decisione: «Era molto importante per me vincere oggi, non solo per me ma anche per tutti gli altri vegani là fuori. È una decisione che farà bene alla promozione del veganismo come stile di vita; chi è vegano non dovrà più avere paura di dire di esserlo, di non sentirsi accettato... Potrà esprimersi più liberamente, e questo porterà a una diffusione del veganismo che farà bene agli animali, all'ambiente e alla salute generale».

Per quanto riguarda il suo licenziamento, però, bisognerà ancora entrare in materia: «Dal punto di vista legale sicuramente si è giunti a una decisione molto interessante», commenta l'avvocato dell'ex-azienda di Casamitjana, «ma si tratta solo di una parte proemiale del processo, adesso bisognerà discutere sul perché lui sia stato licenziato. E la motivazione non ha nulla a che vedere con le sue credenze».

 

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