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MONDOInfanzia negata: «Oltre 7 milioni di bambini detenuti»

20.11.19 - 13:29
Il rapporto è stato presentato dall'ONU: «Questi giovanissimi vivono in centri per profughi, in luoghi di custodia, in prigioni o altri luoghi di detenzione» e spesso sono vittime di abusi
Keystone (archivio)
Una bimba detenuta in un centro messicano.
Una bimba detenuta in un centro messicano.
Infanzia negata: «Oltre 7 milioni di bambini detenuti»
Il rapporto è stato presentato dall'ONU: «Questi giovanissimi vivono in centri per profughi, in luoghi di custodia, in prigioni o altri luoghi di detenzione» e spesso sono vittime di abusi

NEW YORK - Oltre sette milioni di bambini nel mondo vivono in centri di detenzione per profughi, in luoghi di custodia come commissariati, in prigioni o altri luoghi di detenzione. «Privare della libertà un bambino significa negargli l'infanzia», ha sottolineato l'esperto dell'Onu Manfred Nowak presentando un rapporto delle Nazioni Unite sul tema.

Lo studio rileva inoltre come ogni anno 300'000 bimbi entrano nei centri per migranti di 80 Paesi. Bambini privati della libertà che diventano invisibili alla stragrande maggioranza della società e il cui destino rappresenta una grave violazione della Convenzione sui diritti del fanciullo.

Si tratta di bambini che appartengono ai gruppi più vulnerabili, discriminati, esclusi e dimenticati nelle nostre società contemporanee. Provengono dai livelli più poveri della società, appartengono a minoranze etniche e religiose, popolazioni indigene, famiglie di migranti o rifugiati, sono bambini con disabilità mentali o fisiche, spesso separati o abbandonati dai genitori e costretti a vivere per strada.

Questi bambini sono spesso vittime di abusi, negligenza e sfruttamento. «Invece di crescere con le loro famiglie o in un ambiente familiare nel contesto dei sistemi di protezione dei minori, vengono trattenuti in istituti di giustizia penale o in centri di detenzione e crescono senza libertà», sottolinea il rapporto.

È inoltre in grave aumento, secondo l'Onu, il numero dei bambini detenuti nei Paesi coinvolti in conflitti armati o dove permangono gravi problemi di sicurezza nazionale. Si tratta spesso di un aumento dovuto a misure antiterrorismo particolarmente dure «che includono il trattenere e perseguire i bambini per attività online, compresi i messaggi di facebook e Twitter».

Più in generale, il rapporto sottolinea come almeno 410'000 bambini siano detenuti ogni anno in carceri e centri di detenzione in cui la violenza è «endemica». Questa cifra non include il milione di bambini trattenuti, in molti paesi, ogni anno dalla polizia. Di questi molti sono accusati di reati come l'assenteismo scolastico, la disobbedienza e il consumo di alcol prima dell'età legale.

Il rapporto delle Nazioni Unite segnala infine come la privazione della libertà peggiora la salute dei bambini, causando ansia, depressione, pensieri suicidi e stress posttraumatico.

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