Negli ultimi 10 anni la disponibilità a scusare tali comportamenti è aumentata, rileva la società Swg
MILANO - «Non si può dire che il razzismo sia in crescita, ma i dati illustrano una diminuzione degli anticorpi». Lo ha sottolineato oggi Enzo Risso, direttore scientifico della società Swg, illustrando nel corso di un convegno una ricerca della scorsa estate secondo cui «il 45% degli italiani è contro ogni atto di razzismo, mentre il 55% in qualche modo, anche con molti distinguo, alla fine li giustifica».
Nel sondaggio si chiedeva agli intervistati se sono sempre e costantemente da condannare gli atti razzisti, o se sono sempre giustificabili, con in mezzo due condizioni intermedie. «Negli ultimi 10 anni la disponibilità a giustificare atti razzisti è aumentata. Prima del 2010 la maggioranza non giustificava mai, oggi il dato si è invertito».