Steinmeier ha accolto i presidenti di Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca e Ungheria ricordando il grande contributo dato dai Paesi dell'Est nella Caduta del muro
BERLINO - Il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier ha accolto a Palazzo Bellevue a Berlino la presidente della Slovacchia Zuzana Caputova, quello della Repubblica Ceca Milos Zeman, il polacco Andrzej Duda e l'ungherese Janos Ader, riferisce l'agenzia Dpa. Le cerimonie, oltre che presso il Memoriale del Muro, si svolgono anche al vicino "Monumento-Visegrad" che ricorda il contributo dato dai quattro Paesi dell'Europa orientale alla caduta del muro di Berlino.
Rose nel muro - I cinque leader hanno infilato una rosa ciascuno in una fessura orizzontale di una barriera di cemento - lunga decina di metri - del Memoriale del Muro di Berlino durante le cerimonie per i 30 anni della sua caduta. Il gesto è stato imitato dagli altri partecipanti alla cerimonia, tra cui la cancelliera Angela Merkel, il presidente del parlamento tedesco Wolfgang Schaeuble e tantissimi giovani tedeschi, nati dopo la riunificazione. Il Memoriale, situato lungo la Bernauer Strasse (vedi box sotto), conserva impianti di confine con tutte le loro installazioni, compresa la striscia della morte, oltre a 212 metri della barriera di cemento che divise Berlino e il mondo per 28 anni. Steinmeier stasera terrà un discorso davanti a Porta di Brandeburgo dove, dalle 18, si tiene lo spettacolo per il trentennale della caduta del Muro, segnala la Dpa. Al Memoriale le celebrazioni hanno incluso messaggi letti da giovani dei quattro paesi dell'est in cui fra l'altro è stato sottolineato che ora c'è libertà di movimento in Europa.
Merkel: «Paesi dell'Est modelli» - «La rivoluzione pacifica nella DDR ha modelli coraggiosi»: lo ha detto oggi la Angela Merkel parlando alla Cappella della riconciliazione, riferendosi ai Paesi dell'Est, i cui capi di Stato sono presenti alle commemorazioni per la caduta del Muro 30 anni fa. Merkel ha citato i «primi successi democratici» di Solidarnosc per la Polonia, la "Charta 77" per l'allora Cecoslovacchia e l'apertura nella "Cortina di ferro" attuata dall'Ungheria. La cancelliera ha rievocato anche le «catene umane più lunghe della Storia» che furono organizzate «per l'indipendenza» nei tre Stati baltici.
«9 novembre, giorno fatidico della storia tedesca» - «Il 9 novembre è un giorno fatidico della storia tedesca». Oltre alla caduta del Muro, «oggi ricordiamo anche le vittime dei pogrom di novembre dell'anno 1938», «i crimini che furono perpetrati nella notte tra il 9 e il 10 novembre» ai danni «di persone ebree e quello che seguì fu il crimine contro l'umanità e il crollo della civiltà rappresentato dalla Shoa», ha continuato la cancelliera aggiungendo che «il 9 novembre, in cui in maniera particolare si riflettono i momenti terribili e quelli felici della nostra Storia, ci ammonisce che dobbiamo contrastare in modo deciso odio, razzismo e antisemitismo. Ci esorta a fare tutto quello che è in nostro potere per difendere dignità umana e stato di diritto». Merkel ha anche detto che «troppe persone furono vittima della dittatura della Sed», il partito comunista della Ddr, e «non le dimenticheremo mai». «Ricordo le persone che furono uccise su questo Muro perché cercavano la libertà" e "i 75 mila esseri umani che furono incarcerati per 'fuga dalla Repubblica'», ha aggiunto la cancelliera.
La via delle finestre murate - Si svolgono sulla Bernauer Strasse, la via di Berlino dove sorge il Memoriale del Muro, le commemorazioni di stamattina per il trentennale della sua caduta: un «simbolo particolarmente forte della disumanità» della barriera, ricorda il sito ufficiale della capitale tedesca.
Le case al lato sud della strada si trovavano infatti nel settore sovietico, mentre i marciapiedi già nel settore francese: quando nell'agosto 1961 le truppe di frontiera murarono le finestre dei piani terra delle abitazioni, molte persone cercarono di fuggire all'ovest gettandosi dalle finestre dei piani superiori. Le immagini di questi avvenimenti circolarono in tutto il mondo.
Bernauer Strasse è l'unico luogo a Berlino in cui è rimasta una sezione degli impianti di confine con tutte le sue installazioni e i suoi elementi di sbarramento, con il muro di confine, la striscia della morte, la strada dei pattugliamenti, i lampioni arcuati ed il muro posteriore.
Quest'area apparteneva allora al cimitero della comunità della Sophienkirche. Con la costruzione del muro nel 1961 le tombe vennero eliminate e i defunti sepolti in altri luoghi. Come particolare testimonianza storica la striscia di confine tra Ackerstrasse e Bergstrasse è stata messa sotto protezione come monumento per una lunghezza di 212 metri, il 2 ottobre.