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SIRIAAttentato dinamitardo a una prigione

12.10.19 - 15:17
Nella struttura di Hasake sono detenuti centinaia di miliziani dell'Isis. La Lega Araba: «L'aggressione turca è una minaccia diretta per la sicurezza del mondo arabo»
Keystone (archivio)
Attentato dinamitardo a una prigione
Nella struttura di Hasake sono detenuti centinaia di miliziani dell'Isis. La Lega Araba: «L'aggressione turca è una minaccia diretta per la sicurezza del mondo arabo»

DAMASCO - Una prigione dove sono detenuti centinaia di miliziani dell'Isis è stata presa di mira oggi nel nord-est della Siria da un attentato dinamitardo. Lo riferiscono fonti locali. Le fonti precisano che un'autobomba è esplosa vicino al carcere centrale di Hasake, capoluogo della regione nord-orientale siriana. Non è chiaro se l'attentato ha danneggiato il penitenziario dove si trovano centinaia di miliziani jihadisti. Ieri, le forze curde avevano affermato che 5 membri dell'Isis erano fuggiti dopo che un carcere di Qamishli, a nord di Hasake, colpito da raid turchi.

Lotta per l'autostrada - Le milizie arabo-siriane filo-turche e quelle curdo-siriane si contendono in queste ore il controllo di una tratto dell'autostrada strategica M4 che corre da ovest a est nel nord della Siria. La strada non è in mano alle forze turche, come invece affermato in precedenza da fonti di Ankara. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria afferma che la strada è coinvolta nei raid ma è ancora in mano delle forze curdo-siriane.

Lega Araba: «Passi decisivi contro la Turchia» - «Passi decisivi» contro la Turchia per la sua «occupazione» del nord della Siria sono stati chiesti oggi dal ministro degli Esteri egiziano, Sameh Shukri, in una riunione d'urgenza della Lega araba al Cairo, indetta su richiesta dell'Egitto. Shukri ha aggiunto che il governo di Ankara giustifica l'invasione con la lotta al terrorismo, ma in realtà «tutti sanno che è il regime turco a sostenere il terrorismo, se ne serve contro i Paesi della regione ed esporta numerosi terroristi verso i Paesi arabi». Il ministro degli Esteri egiziano ha detto ancora che l'attacco turco «minaccia la sicurezza nazionale araba» e rischia di «riaprire le prigioni» dove sono detenuti i membri dell'Isis.

«Una minaccia per la sicurezza araba» - «L'aggressione turca alla Siria costituisce una minaccia diretta per la sicurezza nazionale araba, così come per la pace e la sicurezza internazionali». Lo si afferma nel documento finale di una riunione d'urgenza dei ministri degli Esteri della Lega Araba tenutasi oggi al Cairo. Nel documento si aggiunge che l'attacco è «una violazione flagrante dei principi della Carta delle Nazioni Unite» contro la quale la Siria ha il diritto legittimo di difendersi con ogni mezzo.
 
 

 

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