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STATI UNITIL'attacco ai pozzi sauditi? Arrivava dall'Iran o dall'Iraq, lo dimostrerebbero delle foto

16.09.19 - 14:46
Le ha diffuse l'amministrazione statunitense. La sofisticatezza dell'offensiva supererebbero le capacità degli Houthi
keystone-sda.ch/ ()
L'attacco ai pozzi sauditi? Arrivava dall'Iran o dall'Iraq, lo dimostrerebbero delle foto
Le ha diffuse l'amministrazione statunitense. La sofisticatezza dell'offensiva supererebbero le capacità degli Houthi

WASHINGTON - L'amministrazione statunitense ha diffuso foto satellitari che mostrano gli almeno 17 punti di impatto negli impianti petroliferi sauditi di attacchi provenienti da nord o nord ovest. Elementi che sarebbero coerenti con un raid proveniente dalla direzione del Golfo persico settentrionale, quindi da Iran o Iraq, piuttosto che dallo Yemen, dove gli Houthi, i ribelli locali sostenuti da Teheran, hanno rivendicato gli attacchi. Lo scrive il New York Times.

Stando alla testata, che cita dirigenti americani in un briefing con i giornalisti, gli impianti petroliferi sauditi potrebbero essere stati colpiti da una combinazione di numerosi droni e missili da crociera.

In tal caso il livello dell'obiettivo, la precisione e la sofisticatezza dell'attacco supererebbero le capacità dei ribelli yemeniti Houthi che lo hanno rivendicato.

Mosca condanna gli attacchi, ma dice no conclusioni affrettate - Mosca condanna «fermamente» gli attacchi contro due impianti Aramco in Arabia Saudita, ma invita ad evitare «conclusioni affrettate» su chi abbia perpetrato l'attacco: lo fa sapere il ministero degli Esteri russo. Il segretario di Stato americano Mike Pompeo ha incolpato per il raid l'Iran, che però respinge le accuse.

«Riteniamo controproducente - afferma il ministero degli Esteri russo - usare questi eventi per aumentare le tensioni attorno all'Iran in linea con la ben nota politica americana. Le opzioni che prevedono l'uso della forza per ritorsione, e che a quanto si dice sono discusse a Washington, sono ancora più inammissibili».

«Noi - ha dichiarato il ministero degli Esteri russo - condanniamo fermamente i raid contro obiettivi non militari, la distruzione di infrastrutture socio-economiche e ogni azione capace di colpire le forniture e la domanda di carburante provocando una nuova ondata di instabilità nel mercato mondiale degli idrocarburi con le conseguenti ripercussioni negative sull'economia mondiale».

Mosca ha però anche precisato di «consigliare con veemenza» di non giungere a «conclusioni affrettate» su chi abbia compiuto questo attacco contro le raffinerie saudite.

L'Onu: «Non è chiaro chi sia dietro l'attacco ai sauditi» - «Non è interamente chiaro chi sia dietro l'attacco alle strutture petrolifere saudite». Lo ha detto l'inviato speciale dell'Onu in Yemen, Martin Griffiths, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza.

«È un incidente estremamente serio, con conseguenze che vanno molto oltre la regione», ha aggiunto, sottolineando che «gli attacchi rischiano di trascinare lo Yemen in una conflagrazione regionale».

Griffiths ha ribadito che «non c'è tempo da perdere» e bisogna trovare una soluzione politica.


 
 

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COMMENTI
 

miba 4 anni fa su tio
Giusto, hai perfettamente ragione. Chissà se tu parli (e scrivi) in tedesco come io scrivo in italiano.... ;)

Dioneus 4 anni fa su tio
Ah beh allora, se parrucchino biondo dice che lo dimostrano le foto allora alzo le mani.

pontsort 4 anni fa su tio
A parte che per una volta un coinvolgimento dell'Iran o di vari alleati (almeno in quanto sostegno tattico) mi sembra almeno credibile, si sono dimenticati che l'arabia saudita é in guerra in Yemen e dei contrattacchi sono la cosa più normale di questo mondo?

miba 4 anni fa su tio
Chi non ricorda Colin Powell e la famosa provetta che ha servito quale pretesto per l'invasione dell'Iraq? I più grandi guerrafondai della terra non si smentono mai.....

F.Netri 4 anni fa su tio
Risposta a miba
Quando parli degli americani perdi totalmente il controllo, anche della lingua. Non si dice "si smentono"! Si dice "si smentiscono"!
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