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REGNO UNITOA Londra riapre il parlamento: è la resa dei conti tra Johnson e gli oppositori

03.09.19 - 11:44
In giornata è prevista la mozione per mettere ai voti, domani, la legge anti-"no deal"
Keystone
A Londra riapre il parlamento: è la resa dei conti tra Johnson e gli oppositori
In giornata è prevista la mozione per mettere ai voti, domani, la legge anti-"no deal"

LONDRA - Riapertura oggi del Parlamento britannico, dopo la pausa estiva e prima della minacciata sospensione delle prossime settimane. In agenda l'avvio della resa dei conti sulla Brexit fra Boris Johnson e i suoi contestatori sullo sfondo del possibile scenario delle elezioni.

In giornata è prevista una prima sfida sulla mozione che mira a sottrarre il controllo del calendario al governo e a mettere ai voti domani la legge anti-no deal promossa dai partiti di opposizione e da un gruppo di ribelli Tory moderati per cercare di obbligare l'esecutivo a chiedere a Bruxelles un nuovo rinvio di tre mesi dell'uscita dall'Ue alla scadenza del 31 ottobre in mancanza di un accordo di divorzio.

Johnson ha detto ieri di non essere disposto a negoziare alcuna ulteriore proroga, ma gli oppositori sembrano poter avere i numeri per far passare la legge. Scenario dinanzi al quale il premier ha avvertito d'esser pronto a presentare una mozione di scioglimento della Camera dei Comuni per indire elezioni anticipate a metà ottobre: mozione che andrebbe peraltro sostenuta da due terzi dell'aula.

Hammond sfida Johnson - La minaccia di espulsione dal partito e di esclusione da possibili elezioni anticipate non sembrano però intimidire almeno una parte dei deputati Tory ribelli decisi a unirsi al Labour e alle altre forze di opposizione contro la linea del premier Boris Johnson sulla legge anti-no deal da sottoporre in Parlamento a partire da oggi.

In prima fila, fra i contestatori, resta Philip Hammond, ex cancelliere dello Scacchiere di Theresa May, che ha sfidato Johnson a dimostrare gli asseriti progressi negoziali con l'Ue alla ricerca d'un nuovo accordo di divorzio, ribadendo nel frattempo il suo sì al testo anti-no deal.

Hammond si è detto poi fiducioso che la legge possa essere approvata e ha inoltre avvertito d'essere pronto a dare battaglia contro la sua possibile non ricandidatura elettorale, aggiungendo in ogni caso di voler privilegiare «l'interesse nazionale alla carriera».

Un'altra Tory dissidente, l'ex ministra Justine Greening, ha pure confermato il proprio dissenso da Johnson, rinunciando da parte sua spontaneamente a ricandidarsi in caso di elezioni.


 
 

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COMMENTI
 

Bayron 4 anni fa su tio
Grandezza Johnson!!
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