Intanto questa mattina all'alba altri dieci migranti hanno raggiunto la costa dell'Isola su un barchino. Salvini: «Battaglia politica sulla pelle di 42 persone»
ROMA - È ancora ferma davanti al porto di Lampedusa la Sea Watch 3 della Ong tedesca, al centro di un braccio di ferro con il governo italiano. La comandante della nave, Carola Rackete, ieri aveva deciso di forzare il divieto di ingresso nelle acque territoriali con l'intenzione di sbarcare a terra i 42 migranti soccorsi al largo della Libia.
Mentre la nave è ancora bloccata davanti alla costa di Lampedusa, all'alba di stamane sono approdati direttamente in porto altri dieci migranti, presumibilmente tunisini, con un barchino. A bordo della piccola barca anche una donna e un minorenne.
Salvini: «Battaglia politica sulla pelle di 42 persone» - «Sea Watch ha fatto la sua battaglia politica sulla pelle di 42 persone. In 15 giorni sarebbero arrivati in Olanda due volte. Hanno rifiutato i porti sicuri più vicini. Ong aiutano trafficanti di esseri umani». Lo scrive il vicepremier italiano Matteo Salvini in un tweet.
E in altri due sottolinea. «Non assecondo chi aiuta gli scafisti che con i soldi degli immigrati poi si comprano armi e droga». E «non permetto che siano Ong straniere a dettare le leggi sui confini nazionali di un Paese come l'Italia».
#Salvini: #SeaWatch3 ha fatto la sua battaglia politica sulla pelle di 42 persone. In 15 giorni sarebbero arrivati in Olanda due volte. Hanno rifiutato i porti sicuri più vicini. Ong aiutano trafficanti di esseri umani.
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) June 27, 2019
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