Cerca e trova immobili

CINAHong Kong, la quiete dopo la "tempesta"

14.06.19 - 07:50
La governatrice ha ribadito di non voler ritirare il provvedimento sull'estradizione. Gli attivisti si preparano a scendere nuovamente in strada domenica
KEYSTONE/AP (Vincent Yu)
La polizia è finita al centro delle critiche per i metodi utilizzati per frenare l’ondata di manifestanti che voleva irrompere in parlamento.
La polizia è finita al centro delle critiche per i metodi utilizzati per frenare l’ondata di manifestanti che voleva irrompere in parlamento.
Hong Kong, la quiete dopo la "tempesta"
La governatrice ha ribadito di non voler ritirare il provvedimento sull'estradizione. Gli attivisti si preparano a scendere nuovamente in strada domenica

HONG KONG - La calma sembra prevalere anche oggi a Hong Kong dopo i turbolenti giorni delle proteste di studenti e attivisti contro la legge sulle estradizioni in Cina, vista come ulteriore limitazione dell'autonomia dell'ex colonia.

Parlamento e uffici governativi sono chiusi e resta ancora da capire se la norma duramente contestata, come dimostrato dagli scontri tra polizia e manifestanti di mercoledì, approderà in aula per la sua seconda lettura dato che la governatrice Carrie ha ribadito di non voler ritirare il provvedimento.

I gruppi di attivisti stanno lavorando per tenere domenica un'altra grande manifestazione puntando a ripetere il successo di domenica scorsa, con la mobilitazione di un milione di persone. Intanto, crescono le critiche sui metodi delle forze dell'ordine spingendo il capo della polizia Shephen Lo a obiettare che sono state seguite «le pratiche internazionali più diffuse» e che il lancio di oggetti ha spinto gli agenti ad agire.

La polizia ha usato lacrimogeni, spray al peperoncino e proiettili di gomma contro l'ondata di persone che, forzando i blocchi a protezione del parlamento, era pronta a farvi irruzione.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE