Cerca e trova immobili

ITALIAI suoi studenti paragonano Salvini a Mussolini, sospesa la docente

17.05.19 - 12:17
Il web si sta mobilitando per il reintegro della donna. «Ho dedicato la mia vita alla scuola, essere allontanata è la ferita più grande»
TGR Sicilia
I suoi studenti paragonano Salvini a Mussolini, sospesa la docente
Il web si sta mobilitando per il reintegro della donna. «Ho dedicato la mia vita alla scuola, essere allontanata è la ferita più grande»

PALERMO - È stata sospesa per due settimane (senza stipendio) perché «non ha vigilato sul lavoro dei suoi studenti». Lei è una professoressa di italiano dell’Istituto industriale Vittorio Emanuele III di Palermo. I suoi allievi 14enni durante la Giornata della memoria (il 27 gennaio) hanno presentato un video in cui accostavano le leggi razziali del 1938 al decreto sicurezza di Matteo Salvini.

Il ministero dell’Istruzione ne è venuto a conoscenza “grazie” al tweet di Claudio Perconte, attivista di destra di Monza: «Salvini-Conte-Di Maio? Come il reich di Hitler, peggio dei nazisti - scriveva corredando due screenshot dal video mostrato in classe -. Succede a Palermo dove una prof per la giornata della Memoria ha obbligato dei 14enni a dire che Salvini è come Hitler perché stermina i migranti. Al Miur hanno qualcosa da dire?».

Rosa Maria Dell’Aria, 63 anni - ha riferito il Corriere della Sera -, è stata sospesa dall’11 al 27 maggio perché «non ha controllato bene il lavoro e non ha criticato l’accostamento fatto dai ragazzi». Ma lei si è difesa spiegando di avere proposto un lavoro sulla base di letture estive e in occasione della Giornata del migrante, senza alcuna «finalità politica» né «indottrinamento». Gli studenti hanno lavorato in modo libero.

La donna, che insegna da 40 anni, è ferita: «Non per la perdita economica, ma per il danno morale e professionale dopo un’intera vita dedicata alla scuola e ai ragazzi. Essere allontanata è la ferita più grande».

Piena solidarietà è arrivata dai colleghi dell’istituto, che hanno lanciato anche una raccolta firme per chiedere di fermare il provvedimento. Diversi esponenti politici si sono espressi, dalla leghista Lucia Borgonzoni, secondo cui «la professoressa andrebbe cacciata con ignominia e interdetta dall’insegnamento», alla candidata alle Europee per il PD Mila Spicola che rivendica la «libertà d’insegnamento e il pluralismo delle idee». Anche i sindacati difendono la donna, chiedendo il ritiro della sanzione per lesione alla libertà d'insegnamento.

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE