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SVEZIAAssange: riaperta l'indagine per stupro in Svezia

13.05.19 - 11:58
Il caso era stato chiuso per l'impossibilità di sentire il fondatore di WikiLeaks, rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra
Keystone
Julian Assange
Julian Assange
Assange: riaperta l'indagine per stupro in Svezia
Il caso era stato chiuso per l'impossibilità di sentire il fondatore di WikiLeaks, rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra

STOCCOLMA - La Svezia riaprirà un'indagine preliminare su un'accusa di stupro contro il fondatore di WikiLeaks, Julian Assange, che era stata abbandonata nel 2017. Lo ha reso noto la Procura.

Il caso era stato chiuso data l'impossibilità di sentire il fondatore di WikiLeaks, allora rifugiato nell'ambasciata dell'Ecuador a Londra. Ma dopo la recente revoca dell'asilo e l'arresto da parte della autorità britanniche, Stoccolma è tornata sui suoi passi sulla base della richiesta dell'avvocato di una singola accusatrice.

Ora la Svezia potrebbe entrare in competizione nella richiesta di estradizione con gli Usa, che danno la caccia ad Assange fin da quando nel 2010 WikiLeaks contribuì alla diffusione di una montagna di imbarazzanti documenti riservati del Pentagono e di altre istituzioni americane, inclusi alcuni che riportavano sospetti crimini di guerra commessi in Iraq e in Afghanistan. Gli Usa lo accusano di complicità in pirateria informatica con la talpa Chelsea Manning.

L'annuncio svedese era stato ampiamente pronosticato dai media. Secondo l'agenzia di stampa britannica, la viceprocuratrice Eva-Marie Persson, ha spiegato che le circostanze sono ora cambiate e offrono la possibilità di approfondire il caso.

Pressione politica - La decisione della magistratura svedese di riaprire il fascicolo è il frutto della «pressione politica che circonda la vicenda». Lo denuncia via Twitter il giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson, attuale direttore di Wikileaks.

Hrafnsson ricorda come gli allora responsabili della procura svedese avessero concluso già nel 2010 che «nessun reato era stato commesso». E come il caso sia stato poi riaperto da altri magistrati, avviato di nuovo verso l'archiviazione nel 2013 e infine chiuso nel 2017 prima della riapertura odierna. Sottolinea infine che l'incriminazione sarebbe stata possibile anche durante l'asilo di Assange nell'ambasciata ecuadoriana a Londra, ma che i pm svedesi non l'hanno mai formalizzata. In ogni modo, conclude, ora «Julian avrà la chance di riabilitare il suo nome» definitivamente.

«Assange è innocente», fa eco il suo avvocato svedese Per Samuelsen, «molto sorpreso» che la procura abbia ritenuto «ragionevole riaprire un caso vecchio di 10 anni».

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