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STATI UNITIL'uomo è adatto allo spazio, lo dice un test della Nasa sui gemelli

11.04.19 - 20:00
Dieci gruppi di ricerca dell'agenzia americana hanno studiato gli astronauti Mark e Scott Kelly dopo che il secondo ha trascorso in orbita 340 giorni
Keystone
L'uomo è adatto allo spazio, lo dice un test della Nasa sui gemelli
Dieci gruppi di ricerca dell'agenzia americana hanno studiato gli astronauti Mark e Scott Kelly dopo che il secondo ha trascorso in orbita 340 giorni

WASHINGTON - L'organismo umano sa adattarsi alla vita nello spazio più rapidamente e meglio di quanto si pensasse, dimostrandosi capace di resistere alla vita in orbita, a dispetto di microgravità, radiazioni, alterazioni dell'orologio biologico, alti livelli di anidride carbonica e isolamento.

Lo dimostrano i risultati dell'esperimento condotto da ben dieci gruppi di ricerca dell'agenzia americana Nasa sui gemelli spaziali, gli astronauti Mark e Scott Kelly, pubblicati in due articoli sulla rivista Science.

Durante l'esperimento, i cui dettagli verranno commentati oggi dalla Nasa in una conferenza stampa, Scott Kelly ha trascorso in orbita 340 giorni, mentre il suo gemello Mark è rimasto a Terra. È così emerso che il Dna di Scott non è risultato alterato, anche se i ricercatori hanno notato cambiamenti nell'espressione dei geni, ossia nella risposta del corpo all'ambiente. Alterazioni che secondo la Nasa rientrano nella media della risposta umana allo stress.

Nel gemello in orbita sono stati inoltre osservati cambiamenti nella forma del bulbo oculare e il calo di alcune abilità cognitive misurate con una serie di test. Tuttavia non è ancora chiaro se i cambiamenti osservati in Scott Kelly dopo il suo rientro sulla Terra siano dovuti al lungo periodo trascorso in orbita né è possibile prevederne la durata.

Topi astronauti si sono adattati in orbita più del previsto - I topi si adattano a vivere in orbita molto meglio del previsto. Lo indicano i risultati dell'esperimento condotto sulla Stazione Spaziale Internazionale all'interno del Rodent Habitat. Descritto sulla rivista Scientific Reports, lo studio si deve ai ricercatori coordinati da April Ronca, del centro di ricerca Ames della Nasa.

È la prima analisi dettagliata del comportamento dei topi durante il volo spaziale e potrebbe aiutare a comprendere meglio come l'esposizione all'assenza di peso per periodi prolungati può influenzare la salute dell'uomo, in vista delle missioni di lunga durata come quella per Marte.

L'esperimento ha filmato il comportamento di 20 topi femmina (di età compresa tra 16 e 32 settimane) ospitati a bordo della Stazione orbitale per 33 giorni. È stato visto che durante il volo spaziale i topi non hanno modificato il loro comportamento tipico relativo ad alimentazione, auto-cura e interazioni sociali. Dalle analisi e dai confronti con i topi a terra è emerso, infatti, che tutti i topi 'astronauti' sono tornati a Terra in buona salute e il loro peso corporeo era simile a quello del gruppo di controllo.

Durante l'esperimento i topi sono stati sempre attivi, esplorando il loro ambiente e occupando tutte le aree dell'habitat. Dopo circa sette giorni dal lancio, inoltre, i topi più giovani hanno iniziato a mostrare un comportamento di inseguimento attorno alle pareti dell'habitat, che si è rapidamente trasformato in un'attività di gruppo coordinata. Secondo i ricercatori sono necessari ulteriori studi per comprendere le ragioni di questo comportamento, ma le possibili spiegazioni possono includere, l'aver sperimentato un'attività gratificante, una risposta allo stress o una stimolazione del sistema di equilibrio dell'orecchio, parti delle quali non ricevono altrimenti impulso in condizioni di microgravità.

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