Cerca e trova immobili

STATI UNITIGuterres allarmato per l'aumento di xenofobia e razzismo

25.03.19 - 18:43
Un fenomeno «alimentato sempre più da ideologie nazionaliste e populiste», ha denunciato il segretario generale dell'Onu
Keystone
Il segretario generale dell'Onu Guterres preoccupato dall'aumento di xenofobia e razzismo.
Il segretario generale dell'Onu Guterres preoccupato dall'aumento di xenofobia e razzismo.
Guterres allarmato per l'aumento di xenofobia e razzismo
Un fenomeno «alimentato sempre più da ideologie nazionaliste e populiste», ha denunciato il segretario generale dell'Onu

NEW YORK - «Sono profondamente allarmato dall'attuale aumento di xenofobia, razzismo e intolleranza, alimentato sempre più da ideologie nazionaliste e populiste». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, parlando in Assemblea Generale in occasione della Giornata Internazionale per l'eliminazione della discriminazione razziale.

«Queste forze oscure minacciano i valori democratici, la stabilità sociale e la pace - ha continuato -. Stigmatizzano donne, minoranze, migranti e rifugiati. Quando le persone vengono attaccate, fisicamente, verbalmente o sui social media, a causa della loro razza, religione o etnia, tutta la società è sminuita». Per Guterres «è fondamentale unirsi nella difesa dei principi di uguaglianza e dignità umana», e a questo proposito, ha precisato di aver chiesto al suo consigliere speciale per la prevenzione dei genocidi, Adama Dieng, di progettare una strategia e un piano d'azione per combattere l'incitamento all'odio.

«Dobbiamo contrastare e respingere le figure politiche che sfruttano le differenze per il tornaconto elettorale - ha detto il segretario generale - ma dobbiamo anche chiederci perché così tante persone si sentono escluse e sono tentate da messaggi di intolleranza. Dobbiamo coinvolgere tutti nello smantellamento della nozione dannosa di superiorità della razza». «Oggi - ha concluso - decidiamo tutti di combattere il razzismo e la discriminazione in memoria di coloro che sono morti per i propri diritti umani e quelli degli altri».

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE