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ITALIAOggi è la Giornata mondiale sulla sindrome di Down: «C'è poco da festeggiare»

21.03.19 - 12:34
Un video vuol far riflettere sulla mancata inclusione. In Svizzera «deve essere continuamente riconquistata lottando»
Oggi è la Giornata mondiale sulla sindrome di Down: «C'è poco da festeggiare»
Un video vuol far riflettere sulla mancata inclusione. In Svizzera «deve essere continuamente riconquistata lottando»

GENOVA - Il 21 marzo è la Giornata mondiale della poesia, la Giornata internazionale delle foreste e Nowruz, il Nuovo Anno persiano: tutte cose per cui c'è molto da celebrare. Il 21 marzo, però, è anche la Giornata mondiale sulla sindrome di Down, ma non c'è molto da festeggiare.

È questo il messaggio lanciato dalla onlus italiana CoorDown in un video multilingue pubblicato in occasione della ricorrenza che vuole far riflettere sulla situazione delle persone affette dalla trisomia 21. «Quando tanti di noi, non solo alcuni, avranno più opportunità a scuola, nella vita sociale e nel lavoro avremo molte ragioni per festeggiare questa giornata», scandiscono i testimonial della campagna. 

«Con la campagna “Reasons To Celebrate” (#LeaveNoOneBehind) vogliamo scuotere le coscienze di tutti per denunciare quanto sia ancora lontano l’obiettivo di piena parità di diritti e opportunità per tutte le persone con sindrome di Down», afferma Antonella Falugiani, Presidente di CoorDown Onlus, a Vita. «Fintanto che nel mondo ci sarà l'esigenza di questa Giornata, vuol dire che dobbiamo ancora lavorare per il riconoscimento e la valorizzazione della diversità e per un cambiamento culturale profondo nei confronti della disabilità, solo allora nessuno sarà lasciato indietro», conclude.

La situazione in Svizzera - In Svizzera, la trisomia 21 è stata inserita nell'elenco delle infermità congenite nel 2016. Ciò assicura l'assunzione da parte dell'AI di tutti i trattamenti medici necessari per la cura delle affezioni associate a questa sindrome. Per quanto riguarda l'inclusione, però, l'associazione svizzero tedesca insieme21 ricorda che - benché la Svizzera abbia adottato la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (CDPD) nel 2014 - l'applicazione di questo trattato rimane ancora «piuttosto difficile» nel nostro Paese.

«Ciò che altrove è ovvio, da noi deve essere continuamente riconquistato lottando», denuncia l'oganizzazione sul suo sito internet. «È importante non considerare l'inclusione come un obiettivo in contrapposizione con un'oculata gestione dei costi: l'autonomia e l'inclusione sono sostenibili ed economicamente sensate», continua. «L'inclusione è un diritto umano», conclude la presentazione. Secondo insieme21, ogni anno in Svizzera nascono circa 100 bambini con la trisomia 21, 1 ogni 700.  

Campagna anche nella Svizzera italiana - Come annuncia un'altra associazione attiva sul territorio, tri21, quest'anno la Svizzera italiana partecipa per la prima volta attivamente alla campagna nazionale di affissione legata alla Giornata mondiale sulla sindrome di Down. Il motto dei manifesti distribuiti per questa edizione è "Vengo con te!".  

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