La tattica è di bombardare le donne di messaggi come «È tutto falso ciò che racconti» o «Tuo figlio non è mai esistito»
WASHINGTON - Le chiamano "assassine" che tentano di coprire i loro reati, le minacciano per il loro impegno nel promuovere i vaccini, le accusano di voler vedere altri bambini morire: sono alcuni dei terribili messaggi che ricevono in particolare alcune mamme che hanno perso i loro figli per influenza o altre malattie prevenibili con i vaccini.
Questi genitori, che proprio dopo le loro tragiche vicende, si impegnano a sensibilizzare il pubblico sui vaccini, diventano vittime di campagne denigratorie di alcuni anti-vax coperti dall'anonimato.
Le minacce - hanno raccontato molte madri pubblicamente - arrivano inizialmente tramite Facebook. Ma anche per e-mail e persino per posta. Di recente, una donna del Midwest ha perso il suo bimbo di soli 4 anni a causa di complicazioni influenzali. Dopo giorni di terrore in attesa di vedere se anche i suoi altri due bambini fossero stati contagiati - riporta la Cnn - la donna ha trovato messaggi di odio sulla sua pagina Facebook: «Sei una madre mostruosa», «È tutto falso ciò che racconti», «Tuo figlio non è mai esistito».
Stessa sorte da due anni per Jill Promoli: il suo piccolo di 2 anni, non vaccinato, è morto per influenza. Jill ha subito avviato una intensa campagna di sensibilizzazione per promuovere le immunizzazioni e contro di lei sono arrivati messaggi estremamente crudeli.
Secondo il reportage della Cnn, i gruppi anti vaccini usano spesso questa tattica: quando un bimbo muore di una malattia infettiva i membri anti-vax vanno sulle pagine Facebook dei genitori e scrivono che i loro figli non sono mai esistiti. O che i genitori li hanno uccisi, e cercano di coprirsi accusando la mancanza di immunizzazioni.