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Strage di Christchurch: «Sapevo di non avere possibilità»

NUOVA ZELANDAStrage di Christchurch: «Sapevo di non avere possibilità»

15.03.19 - 10:54
I sopravvissuti all'attentato raccontano quei lunghissimi momenti. Il bilancio delle vittime è salito a 49. L'attacco in diretta su Facebook
KEYSTONE/EPA (Martin Hunter)
Le vittime dell'attacco sono in tutto 49
Le vittime dell'attacco sono in tutto 49
Attenzione! Le immagini che seguono potrebbero urtare la vostra sensibilità
Strage di Christchurch: «Sapevo di non avere possibilità»
I sopravvissuti all'attentato raccontano quei lunghissimi momenti. Il bilancio delle vittime è salito a 49. L'attacco in diretta su Facebook

CHRISTCHURCH - È salito a 49 il numero delle vittime della strage avvenuta oggi a Christchurch, in Nuova Zelanda. Di queste, 41 hanno perso la vita presso la moschea di Deans Avenue, altre 7 si trovavano nella moschea Linwood, mentre l’ultima è morta in ospedale a causa delle gravi ferite. Lo ha riferito il commissario della polizia neozelandese Mike Bush, parlando con la stampa.

«Sapevo di non avere possibilità» - Uno dei sopravvissuti all’attacco ha raccontato quei minuti al Guardian. «È iniziato tutto nel salone principale. Io mi trovavo in una stanza a lato, non ho visto chi stava sparando, ma diverse persone sono entrate di corsa nel locale dove mi trovavo, alcuni avevano del sangue sulla testa, altri zoppicavano».

Un altro, Farid Ahmed, è riuscito a nascondersi sotto una panchina durante la sparatoria. «Tutti hanno iniziato a correre verso l’esterno e quel tizio si voltava verso di loro e sparava… Quindi sapevo di non avere alcuna possibilità», ha raccontato. «Mi sono sdraiato, per metà sotto una panca lasciando fuori solo una gamba. E cercando di non respirare. Lui ha cambiato il caricatore sette volte. Bang, bang, bang, e quando gli spari si fermavano caricava di nuovo l’arma». I proiettili a terra erano «centinaia».

KeystoneI feriti ricoverati in ospedale sono una cinquantina

L’attentatore - Il presunto autore - Brenton Tarant, un 28enne australiano - è stato accusato di omicidio e comparirà domani in tribunale. Altre tre persone si trovano attualmente in custodia. Due di esse - trovate in possesso di armi da fuoco - sono ancora oggetto di accertamenti, mentre la terza potrebbe essere estranea ai fatti.

Sulla figura dell’attentatore la polizia ha preferito mantenere per il momento un basso profilo. Nessuna conferma sulla sua identità né sul fatto che egli abbia aperto il fuoco in prima persona in entrambe le moschee. «C’è un nome che gira» ha riconosciuto il commissario, ma «una persona è stata formalmente accusata e sarebbe inadeguato da parte mia fornire ulteriori dettagli». E non si esclude che possano esserci dei complici, anche se al momento la polizia non sta attivamente cercando nessun sospetto.

L'attacco in diretta - Le immagini dell’attentato - come noto - sono state trasmesse in diretta su Facebook.  Un filmato, ripreso in soggettiva dall’autore, che entra armato di fucile d’assalto nella moschea ed esegue freddamente la mattanza, sparando centinaia di colpi ad ogni figura in movimento nel suo campo visivo, infierendo in seguito - caricatore dopo caricatore - sui corpi esanimi a terra.

Il terrorista, riporta il sito australiano News.com.au, aveva preannunciato la strage sul forum '8chan' e ha scelto di colpire la Nuova Zelanda - che non era il suo obiettivo originale - solo tre mesi fa. La decisione di attaccare sarebbe stata pianificata però da almeno due anni. Un atto di «vendetta contro gli invasori, per le centinaia di migliaia di morti causate da stranieri sulle terre europee nella storia... Per la schiavitù di milioni di europei prelevati dalle loro terre dagli schiavisti islamici... (e) per le migliaia di vite umane perse in attacchi terroristici in tutte le terre europee», si legge nel manifesto di 74 pagine pubblicato online dall'attentatore.

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