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COLOMBIALa Colombia chiude la frontiera con il Venezuela

24.02.19 - 16:52
Il presidente Ivan Duque ha visitato il confine. Il Paraguay: «Maduro è più solo che mai»
KEYSTONE/AP (Fernando Vergara)
La Colombia chiude la frontiera con il Venezuela
Il presidente Ivan Duque ha visitato il confine. Il Paraguay: «Maduro è più solo che mai»

BOGOTÀ - Il governo colombiano ha chiuso la sua frontiera con il Venezuela per 48 ore, e il presidente Ivan Duque ha visitato personalmente la zona sul confine, nel dipartimento di Norte de Santander, per controllare la situazione dopo gli incidenti violenti registrati ieri, quando l'opposizione venezuelana ha cercato di fare entrare nel suo paese aiuti umanitari internazionali.

Parlando con i media a margine della sua visita al ponte Simon Bolivar, scenario di alcuni degli scontri più violenti di ieri, Duque ha detto che gli «atti di barbarie» commessi ieri dal «regime dittatoriale di Maduro» rappresentano «la sua sconfitta finale, morale e politica».

«Il mondo intero ha potuto vedere con i propri occhi quello che il popolo venezuelano sta soffrendo ormai da anni», ha aggiunto Duque, secondo il quale «bisogna continuare a isolare diplomaticamente la dittatura« e le Forze Armate venezuelane «devono capire che l'unica autorità legittima alla quale devono ubbidire è l'Assemblea Nazionale» di Caracas, presieduta da Juan Guaidó.

Il Paraguay: «Ci sono le condizioni per la caduta di Maduro» - Il ministro paraguayano degli Esteri, Luis Alberto Castiglioni, ha dichiarato che «si stanno creando le condizioni per far sì che il regime di Nicolás Maduro possa cadere», a causa del suo crescente isolamento internazionale.

Al suo ritorno da Cúcuta, in Colombia, dove ieri ha partecipato insieme al presidente Mario Abdo Benítez al tentativo fallito di far entrare in Venezuela gli aiuti internazionali richiesti da Juan Guaidó, il presidente del Parlamento di Caracas che ha assunto i poteri dell'Esecutivo, Castiglioni ha detto che «l'usurpatore», cioè Maduro, «è più solo che mai».

Il presidente venezuelano, ha sottolineato, «è alle corde, perché la comunità internazionale ha preso posizione contro di lui e lo tiene sotto assedio». Questa situazione, però, ha segnalato, può essere «pericolosa», giacché Maduro potrebbe lanciare «azioni disperate» per mantenersi al potere.

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