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Baby-reporter a caccia di scoop blindata dall'agente: «Ma che ti filmi? Ti metto in riformatorio»

STATI UNITIBaby-reporter a caccia di scoop blindata dall'agente: «Ma che ti filmi? Ti metto in riformatorio»

24.02.19 - 13:04
Una coraggiosa 12enne dell'Ariziona, che fa cronaca locale da quando ha 9 anni, però non si è persa d'animo: «Non sto facendo niente d'illegale» e alla fine l'ha avuta vinta
FB/OSN
In uno dei suoi servizi più recenti, la 12enne si è chiesta: «Ma quanto è difficile attraversare il muro con il Messico?»
In uno dei suoi servizi più recenti, la 12enne si è chiesta: «Ma quanto è difficile attraversare il muro con il Messico?»
Baby-reporter a caccia di scoop blindata dall'agente: «Ma che ti filmi? Ti metto in riformatorio»
Una coraggiosa 12enne dell'Ariziona, che fa cronaca locale da quando ha 9 anni, però non si è persa d'animo: «Non sto facendo niente d'illegale» e alla fine l'ha avuta vinta

PHOENIX - Quando il gusto per lo scoop ce l'hai nel sangue non importa quanti anni hai. Ne sa qualcosa Hilde Lysak, 12 anni, di Selinsgrove (Arizona) che da quando ha 9 anni insegue (in sella alla sua fida bicicletta) notizie per il suo blog giornalistico (che è anche un mensile) Orange Street News.

Un naso sopraffino il suo che, unito a una rete di contatti davvero invidiabile, le permette spesso e volentieri di "bruciare" sulla cronaca nera locale anche testate più rinomate. Dalle auto rubate ai piccoli spacciatori fino agli omicidi (anche parecchio cruenti) e agli stupri, la giovane reporter non si è mai fermata davanti a nulla.

Nemmeno di fronte alle minacce anonime che recentemente le sono arrivate via Sms proprio per un caso di spaccio di quartiere: «A chi mi scrive ho solo una cosa da dire: non mi fate paura e non mi fermero», ha replicato in un video sui social.

FB/OSNIn uno dei suoi servizi più recenti, la 12enne si è chiesta: «Ma quanto è difficile attraversare il muro con il Messico?»

Un'altra prova del suo carattere indomito l'ha data quando, lo scorso 18 febbraio un agente della polizia di Patagonia (Arizona), l'ha blindata mentre in sella alla sua fida due ruote seguiva la pista di un puma che si aggirava per l'abitato. Al momento del fermo, però, la giovane ha registrato tutto con il suo cellulare.

«Non mi interessano queste scemenze della libertà di stampa», le ha indirizzato il poliziotto che le ha subito detto che la zona era troppo pericolosa e che doveva andarsene, «se non te ne vai da qui ti faccio arrestare e mettere in riformatorio. Stai riprendendo il volto di un agente di polizia e questa è un'offesa a un pubblico ufficiale... Non comportarti come un'adulta, se non lo sei».

Una volta tornata a casa Hilde il video del blocco l'ha postato sul web diventando virale generando un piccolo pandemonio tanto che il Municipio di Patagonia ha confermato che l'agente in questione è stato ufficialmente ripreso. Alcuni indignati, inoltre, hanno iniziato a diffondere dati dell'agente in questione via social ma sono stati subito fermati dalla giovane reporter: «Grazie, ma non fatelo, non è il caso».

FB/OSNIn seguito all'incidente, il comune di Patagonia ha rilasciato un comunicato officiale.

Il primo emendamento della Costituzione americana permette e protegge il diritto di ogni cittadino di registrare - per propria tutela - le interazioni con gli agenti di polizia.

E in ogni caso, alla fine, Hilde quel Puma fuggiasco l'ha poi trovato.

 

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