L'aggressione antisemita al filosofo di origini ebraiche era avvenuta durante una manifestazione dei gilets jaunes
PARIGI - È stato posto in stato di fermo ieri sera a Parigi uno degli individui che sabato scorso, durante la manifestazione dei gilet gialli, hanno circondato e violentemente offeso il filosofo Alain Finkielkraut, gridandogli - fra l'altro - «sionista», «la Francia è nostra» e «morirai».
Secondo informazioni di Le Parisien, si tratta di B. W., padre algerino e madre francese, convertitosi all'islam, commerciante di telefoni cellulari.
L'uomo, che nel video che ha ripreso l'episodio appare con gilet giallo e kefiah attorno al collo, si è recato spontaneamente in commissariato rispondendo a una convocazione degli inquirenti. L'inchiesta che lo riguarda è stata aperta per «offese in pubblico per origine, etnia, nazionalità, razza o religione».
In Francia si registra un aumento degli atti antisemiti, l'ultimo dei quali risale a due notti fa, con la profanazione di 96 tombe di un piccolo cimitero in Alsazia, poche ore prima della manifestazione contro l'antisemitismo.