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REGNO UNITOFacebook si è comportato come un «gangster digitale»

18.02.19 - 10:54
La commissione parlamentare britannica sui media attacca la società e chiede regole più severe «per modificare in maniera radicale il rapporto di forze fra piattaforme online e utenti»
Keystone / EPA
Facebook si è comportato come un «gangster digitale»
La commissione parlamentare britannica sui media attacca la società e chiede regole più severe «per modificare in maniera radicale il rapporto di forze fra piattaforme online e utenti»

LONDRA - Regole più severe «per modificare in maniera radicale il rapporto di forze fra piattaforme online e utenti». È quanto chiede la commissione parlamentare britannica sui media, in un duro rapporto pubblicato al termine di un'inchiesta dedicata in particolare a Facebook e al caso dei dati personali diffusi attraverso Cambridge Analytica nel quale si accusa il colosso Usa di comportamenti degni di «gangster digitali» e si denuncia come oltraggioso il rifiuto opposto mesi fa da Mark Zuckerberg a una convocazione dello stesso organismo.

I deputati della commissione guidata dal conservatore Damian Collins, da mesi in polemica con Zuckerberg e la sua società, evocano - in circa 100 pagine di rapporto - violazioni commesse «intenzionalmente» da Facebook rispetto alle norme britanniche sul rispetto della privacy del pubblico e sulla concorrenza fra imprese. Mentre imputano al fondatore dell'azienda, che durante le udienze dell'inchiesta si è limitato a mandare a Londra alcuni dirigenti, di aver mostrato «disprezzo» verso il Parlamento del Regno Unito.

Keystone / AP

Di qui la raccomandazione rivolta al governo di Theresa May e a Westminster in favore di un intervento legislativo «radicale» per bilanciare i rapporti di forza fra «queste piattaforme e gli utenti». «L'era di un'inadeguata autoregolamentazione deve aver fine», dice Collins illustrando il rapporto. «I diritti dei cittadini vanno assicurati legalmente» e a tutti i giganti del web - non solo Facebook - va «imposto di aderire a un codice di condotta definito per legge dal Parlamento e soggetto alla supervisione di un regolatore indipendente», puntualizza.

Nel testo si raccomanda inoltre al governo britannico di promuovere una «inchiesta indipendente» anche sul fenomeno delle cosiddette "fake news" e sui sospetti di presunte ingerenze «straniere» - per esempio russe - attraverso internet nella campagne per il referendum sull'indipendenza della Scozia del 2014, sulla Brexit del 2016 e per le elezioni politiche britanniche del 2017.

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