Gli esperti hanno espresso profonda preoccupazione per la proposta di legge per prevenire la violenza durante le manifestazioni e per punirne gli autori
GINEVRA - Il diritto di manifestare in Francia è stato ridotto in modo sproporzionato nelle recenti dimostrazioni dei "gilet gialli" e le autorità dovrebbero ripensare le loro politiche di mantenimento dell'ordine per garantire l'esercizio delle libertà, secondo un gruppo di esperti delle Nazioni Unite per i diritti umani.
Gli esperti hanno espresso profonda preoccupazione per la proposta di legge per prevenire la violenza durante le manifestazioni e per punirne gli autori, alcuni disposizioni della quale sarebbero contrarie al Patto internazionale sui diritti civili. e politiche. «La proposta di divieto amministrativo di manifestare, l'istituzione di ulteriori misure di controllo e l'imposizione di sanzioni pesanti costituiscono gravi restrizioni alla libertà di manifestare. Queste disposizioni potrebbero essere applicate arbitrariamente e portare a derive estremamente gravi», affermano gli esperti in un comunicato pubblicato a Ginevra.
I tre esperti indipendenti, Seong-Phil Hong, del gruppo di lavoro sulla detenzione arbitraria ed i relatori speciali Michel Fors e Clément Nyaletsossi Voule, affermano di aver ricevuto informazioni di presunto uso eccessivo della forza, di gravi ferite causate dall'uso sproporzionato delle cosiddette armi non letali come i "flash ball" e citano un elevato numero di arresti e detenzioni.
«Siamo consapevoli che alcune dimostrazioni sono diventate violente, ma temiamo che la risposta sproporzionata a questi eccessi possa dissuadere la popolazione dal continuare a esercitare le sue libertà fondamentali. E' preoccupante - aggiungono - che dopo settimane di manifestazioni, le restrizioni e le tattiche di gestione dei raduni e del ricorso alla forza non siano migliorate».