Paz Jiménez: «Ci stanno utilizzando per mantenerli al potere. Mostriamo coraggio e non abbiamo paura»
CARACAS - Il colonnello dell'esercito venezuelano Ruben Paz Jiménez ha ufficializzato ieri il suo riconoscimento di Juan Guaidó come presidente del Venezuela, disconoscendo l'autorità del presidente Nicolás Maduro, e chiedendo agli integranti della Forza armata nazionale bolivariana (Fanb) di «permettere l'ingresso di aiuti umanitari» per «salvare vite umane».
In un video fatto circolare sui social network il colonnello Jiménez, finora vicedirettore dell'Ospedale militare di Maracaibo, ha sostenuto che «facendo uso di un diritto costituzionale, il 23 gennaio ho marciato in uniforme insieme al popolo venezuelano per disconoscere (Nicolás) Maduro come presidente e riconoscere il presidente dell'Assemblea nazionale, Juan Guaidó, come presidente ad interim e capo della Forza armata venezuelana».
«Il 90% della Forza armata - sostiene il colonnello ribelle - è scontento, perché ci stanno utilizzando per mantenere loro al potere. Mostriamo coraggio e non abbiamo paura. Unita la Forza armata, il popolo e il presidente Guaidó ricostruiremo il Venezuela».
«Come medico - dice poi - confermo la problematica sanitaria che vive il Paese. Chiedo a tutte gli integranti della Forza armata di permettere l'ingresso dell'aiuto sanitario nel Paese. Sono molte le vite che possiamo salvare. Lasciate che il popolo abbia diritto alla salute. Lei, generale Padrino Lopez (ministro della difesa venezuelano), rinsavisca, la storia lo giudicherà».
Il colonnello Jiménez è il terzo alto ufficiale a ribellarsi a Maduro dal 23 gennaio, dopo l'addetto militare venezuelano a Washington, colonnello José Luis Silva Silva, e il generale dell'Aeronautica, Francisco Esteban Yanez Rodriguez.
La moglie di Guaidó organizza un Grande rosario mondiale - Fabiana Rosales, moglie del presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana autoproclamatosi presidente ad interim Juan Guaidó, ha convocato per oggi a Caracas un Grande rosario mondiale per il Venezuela che comincerà alle 9.00 locali nella chiesa La Guadalupe de las Mercedes di Caracas.
Attraverso il suo account Twitter la giovane moglie di Guaidó ha scritto: «Fratelli venezuelani, è tempo di unirci in preghiera, è tempo di chiedere insieme con fede aiuto per il nostro Paese».
Venerdì il leader dell'opposizione ha annunciato una mobilitazione per questo fine settimana contro «l'usurpazione» ed una grande manifestazione per martedì prossimo.
La Russia prepara la propria bozza di risoluzione Onu - La Russia ha in programma di sottoporre al Consiglio di sicurezza dell'Onu una propria bozza di risoluzione sulla crisi in Venezuela, in risposta a quella proposta dagli Stati Uniti che prevede nuove elezioni. Lo riferisce l'agenzia di stampa ufficiale russa Tass.
«Il Consiglio di sicurezza dell'Onu fa appello affinché la situazione in Venezuela sia risolta con mezzi pacifici» - afferma la risoluzione proposta da Mosca, secondo quanto riferisce la Tass - e aggiunge che «sostiene tutte le iniziative volte a raggiungere una soluzione politica, incluso il Meccanismo elaborato a Montevideo».
La risoluzione Usa - sempre secondo la Tass - propone invece di annullare le elezioni presidenziali del 2018 e svolgere nuove elezioni.