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STATI UNITIÈ stata direttrice del NYT, ma nel suo libro ha copiato

08.02.19 - 16:17
Messa alla gogna da un giornalista di Vice che ha evidenziato paragrafi del libro colpevolmente simili a quelli di altri autori mai citati, Jill Abramson ha fatto mea culpa
Keystone
È stata direttrice del NYT, ma nel suo libro ha copiato
Messa alla gogna da un giornalista di Vice che ha evidenziato paragrafi del libro colpevolmente simili a quelli di altri autori mai citati, Jill Abramson ha fatto mea culpa

NEW YORK - Bufera sulla prima e unica donna che ha diretto il New York Times: messa alle strette, Jill Abramson ha ammesso inaccuratezze e casi di plagio nel libro che ha appena dato alle stampe, "Mercanti di verità", dedicato all'ascesa di siti come BuzzFeed e Vice e agli sforzi di gloriose testate come il Washington Post e il New York Times per restare a galla.

Che il sottotitolo del saggio sia "Il business delle notizie e la battaglia per i fatti" ha aggiunto un tocco di ironia alla polemica, nei giorni della denuncia del capo di Amazon e proprietario del Washington Post Jeff Bezos che un tabloid da supermercato vicino a Donald Trump, Il National Enquirer, stava tentando di ricattarlo.

Messa alla gogna da un giornalista di Vice che ha evidenziato paragrafi del libro colpevolmente simili a quelli di altri autori mai citati, la Abramson ha fatto mea culpa. «Ho sbagliato a non fare le attribuzioni», ha detto alla National Public Radio, e ha aggiunto che una nuova edizione del suo saggio, pubblicato da Simon and Schuster, andrà in stampa con le dovute correzioni.

Ex reporter investigativa ed ex capo dell'ufficio di Washington, la Abramson ha diretto il New York Times dal 2011 al 2014. Era stata licenziata in tronco cinque anni fa per dissapori con l'editore e perché chiedeva di essere pagata come i predecessori maschi, ad esempio l'altro ex direttore Bill Keller.

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