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VENEZUELALe capitali europee riconoscono la legittimità di Guaidó

04.02.19 - 10:04
Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Svezia, Austria e Paesi Bassi hanno annunciato il loro supporto all'autoproclamato presidente ad interim venezuelano
Keystone
Le capitali europee riconoscono la legittimità di Guaidó
Francia, Spagna, Regno Unito, Germania, Svezia, Austria e Paesi Bassi hanno annunciato il loro supporto all'autoproclamato presidente ad interim venezuelano

PARIGI / CARACAS - Allo scadere dell'ultimatum posto al presidente venezuelano Nicolás Maduro per l'indizione di elezioni anticipate, diverse capitali europee hanno annunciato nelle ultime ore il riconoscimento del suo oppositore, Juan Guaidó, come presidente ad interim legittimo.

A comunicare il supporto al presidente dell'Assemblea nazionale venezuelana sono state finora la Francia, la Spagna, il Regno Unito, la Germania, la Svezia, l'Austria e i Paesi Bassi.

La Svizzera, dal canto suo, non intende prendere posizione sull'autoproclamazione di Guaidó, ma rimane a disposizione per mediare. Diviso, invece, il governo italiano, con Salvini a favore di un riconoscimento e i Cinque Stelle tendenzialmente contro. Renzi: «È vergognoso». 

Per Parigi, «il popolo vuole cambiamento» - Il ministro degli Esteri francese, Jean-Yves Le Drian, ha riconosciuto la legittimità di Juan Guaidó, autoproclamatosi "presidente ad interim" del Venezuela per organizzare delle elezioni.

Keystone«Il popolo è in strada, il popolo vuole il cambiamento»

«Consideriamo che Juan Guaidó abbia la legittimità per indire delle elezioni presidenziali», ha dichiarato Le Drian ai microfoni di France Inter, aggiungendo: «Il popolo è in strada, il popolo vuole il cambiamento».

Riferendosi al presidente Maduro, Le Drian spiega che in Venezuela «c'è un presidente il cui voto, lo scorso maggio, fu molto contestato, incluso dai Paesi europei». Dinanzi al suo «rifiuto di organizzare elezioni presidenziali per chiarire e rasserenare la situazione in Venezuela - ha continuato Le Drian - consideriamo che Guaidó abbia le capacità, la legittimità di organizzare queste elezioni».

Keystone Jean-Yves Le Drian

Per il capo del Quai d'Orsay «non si tratta di ingerenza, a partire dal momento in cui il Paese è in crisi, che c'è un appello al presidente Guaidó a sostenerlo per ripristinare la democrazia». «È una richiesta democratica», spiega Le Drian, prima di precisare che la Francia si consulterà oggi sul da farsi con gli altri «amici europei».

Alla domanda su un possibile riconoscimento ufficiale di Guaidó da parte dell'Ue, il capo della diplomazia francese tiene la porta aperta. «Ci metteremo in relazione con i nostri colleghi europei per riformulare questa richiesta a fare in modo che possa essere istituito con i Paesi europei che vorranno unirsi il gruppo di contatto che proponiamo di creare per accompagnare la transizione».

Anche Madrid riconosce ufficialmente Guaidó - Il premier spagnolo Pedro Sánchez ha annunciato che la Spagna «riconosce ufficialmente Juan Guaidó come presidente legittimo del Venezuela».

KeystonePedro Sánchez

«Nelle prossime ore - ha proseguito il premier spagnolo - mi metterò in contatto con i governi europei e latinoamericani che vogliono unirsi» a questo riconoscimento.

«Guaidó deve convocare il prima possibile elezioni libere perché il popolo del Venezuela deve poter decidere del proprio futuro. La comunità internazionale dovrà rispettare il risultato e verificare questo processo», ha concluso Sánchez.

Anche Londra riconosce ufficialmente Guaidó - Il Regno Unito «insieme ai suoi alleati europei riconosce Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela fino a quando si potranno tenere elezioni credibili». Lo ha annunciato il ministro degli Esteri britannico Jeremy Hunt.

KeystoneJeremy Hunt (al centro)

«Nicolás Maduro non ha convocato le elezioni presidenziali entro il limite di otto giorni che avevamo stabilito», ha sottolineato il ministro, augurandosi che questo riconoscimento «ci porti più vicini alla fine di questa crisi umanitaria».

Stoccolma riconosce Guaidó - La ministra degli Esteri svedese, Margot Wallström, ha annunciato che la Svezia riconosce ufficialmente Juan Guaidó come presidente legittimo del Venezuela.

KeystoneSebastian Kurz

Anche Vienna segue - L'Austria riconosce Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Lo ha annunciato il cancelliere Sebastian Kurz. Stamattina scade l'ultimatum europeo al presidente Nicolás Maduro.

«Il regime di Maduro ha rifiutato di accettare presidenziali libere e giuste. Per questo motivo noi riconosciamo da adesso Guaidó come presidente legittimo ad interim, in conformità con la costituzione venezuelana», ha scritto Kurz su Twitter, in spagnolo. «Guaidó ha il nostro pieno sostegno, nei suo sforzi di ristabilire la democrazia in Venezuela», ha aggiunto.

Berlino: ««Il popolo venezuelano dovrebbe avere il diritto di votare» - La Germania riconosce Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. Lo ha annunciato la portavoce della cancelliera tedesca, Martina Fiez, in conferenza stampa a Berlino. Stamattina scadeva l'ultimatum europeo al presidente Nicolás Maduro.

Maduro ha rifiutato di indire elezioni presidenziali libere, e per questo motivo la Germania riconosce come presidente ad interim del Venezuela Juan Guaidó, perché guidi il Paese verso elezioni democratiche, ha spiegato la portavoce Martina Fiez, ricordando l'ultimatum della Germania e di altri paesi Ue, scaduto oggi dopo 8 giorni.

«Il popolo venezuelano dovrebbe avere il diritto di votare liberamente», ha continuato la portavoce, precisando la posizione tedesca, e si vuole sostenere Guaidó a portare il paese alle elezioni, e a superare «l'acuta emergenza umanitaria» che ha colpito il paese.

KeystoneAngela Merkel

Paesi Bassi: «Vogliamo che la libertà e la democrazia tornino» - Anche i Paesi Bassi «riconoscono Juan Guaidó come presidente ad interim del Venezuela. «Vogliamo che libertà e democrazia tornino» nel Paese «il prima possibile». Così il ministro degli Esteri olandese Stef Blok, che ricorda come gli otto giorni per convocare elezioni libere e democratiche siano scaduti oggi.

KeystoneStef Blok

Renzi: «La posizione italiana è vergognosa» - «Bravo il premier spagnolo Sánchez che riconosce ufficialmente Guaidó nuovo Presidente del Venezuela. Provo imbarazzo e vergogna per la posizione italiana. Stop alla dittatura di Maduro!». Lo scrive l'ex premier Matteo Renzi su Twitter.

Dal canto suo il presidente della Repubblica Sergio Mattarella chiede senso di responsabilità e chiarezza: «Non ci può essere incertezza né esitazione nella scelta tra la volontà popolare e la richiesta di autentica democrazia da un lato e dall'altro la violenza della forzax.

Il Cremlino: «Riconoscere Guaidó lede gli affari interni» - Mosca considera dal canto suo i tentativi di alcuni Paesi di legittimare il cambio di potere in Venezuela come «un'intromissione negli affari interni» del Paese. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov.

KeystoneDmitri Peskov (al centro)

«La crisi politica interna in Venezuela può essere risolta solo dai venezuelani stessi», ha sottolineato Peskov. «L'imposizione di qualsiasi soluzione o il tentativo di legittimare il tentativo di usurpazione del potere è, a nostro avviso, interferenza diretta negli affari interni del Venezuela», ha detto Peskov, citato dalla Tass.

Maduro: «Ho scritto al Papa, ci aiuti per il dialogo» - «Ho inviato una lettera a papa Francesco, spero che sia in viaggio o che sia arrivata a Roma, al Vaticano, dicendo che io sono al servizio della causa di Cristo. E con questo spirito gli ho chiesto aiuto, in un processo di facilitazione e di rafforzamento del dialogo, come direzione. Io chiedo al Papa che produca il suo miglior sforzo, la sua volontà per aiutarci nella strada del dialogo. Speriamo di ricevere una risposta positiva». Lo ha detto Nicolás Maduro in un'intervista a Sky TG24.

KeystoneNicolás Maduro (a destra)

«I governi di Messico e Uruguay, tutti i governi caraibici del Caricom e il governo della Bolivia hanno richiesto una conferenza per il dialogo e la pace in Venezuela, il 7 febbraio», aggiunge Maduro nell'intervista.

Il Messico: «Saremo alla riunione del Gruppo di contatto» - Il ministro degli Esteri messicano, Marcelo Ebrard, parteciperà alla conferenza internazionale sulla crisi in Venezuela che si svolgerà il 7 febbraio a Montevideo. Lo ha reso noto il suo dicastero, in un comunicato.

«Il Messico accoglie positivamente l'iniziativa per il dialogo convocata dal Gruppo di Contatto internazionale«, che deve servire a «promuovere una soluzione pacifica e democratica della situazione in Venezuela».

KeystoneMarcelo Ebrard

La riunione di Montevideo, convocata da Messico e Uruguay, doveva riunire in un primo tempo solo paesi considerati «neutrali» riguardo alla crisi a Caracas, ma è stata poi associata al Gruppo di Contatto creato dall'Unione Europea per verificare se esistono le condizioni per un dialogo fra il governo di Nicolás Maduro e l'opposizione.

Il Gruppo di Contatto è composto da Paesi Ue - Francia, Germania, Italia, Paesi Bassi, Spagna, Portogallo, Regno Unito e Svezia - e dell'America Latina: oltre al Messico stesso, Bolivia, Costa Rica, Ecuador e Uruguay.

Anche la Repubblica Ceca riconosce Guaidó - Anche la Repubblica Ceca riconosce Juan Guaidó come presidente venezuelano ad interim, unendosi all'iniziativa di alcuni paesi europei. Lo ha annunciato su twitter il vicepremier e ministro dell'Interno Jan Hamacek.

«Il governo ceco esprime rammarico per il fatto che, nonostante ripetuti appelli della comunità internazionale, in Venezuela non siano stati intrapresi passi verso elezioni libere e democratiche. Per questo motivo il governo ceco riconosce Juan Guaidó presidente provvisorio», ha affermato.

Guaidó «dovrebbe condurre il Venezuela alle elezioni libere e democratiche», ha aggiunto. Il riconoscimento di Guaidó presidente è stato approvato dal governo su proposta del ministro degli Esteri Tomas Petricek (Cssd).

Anche il Lussemburgo riconosce Guaidò - Il Lussemburgo «riconosce Juan Guaidò come presidente ad interim del Venezuela con l'autorità di attuare il processo elettorale» per le presidenziali libere e democratiche. Lo annuncia il ministro degli Esteri Jean Asselborn.

Il ministro degli Esteri: «Paesi europei accodati agli USA» - «La Repubblica Bolivariana del Venezuela esprime il suo più forte rigetto della decisione di alcuni governi d'Europa, con la quale si uniscono ufficialmente alla strategia dell'amministrazione statunitense di rovesciare il governo" di Nicolas Maduro: lo ha scritto sui social il ministro degli Esteri venezuelano, Jorge Arreaza, a proposito del riconoscimento di Juan Guaidó come presidente venezuelano ad interim da parte di alcuni paesi europei. «Ancora una volta si accodano a Washington», ha aggiunto Arreaza riferendosi alla scelta di nazioni come Francia, Germania, Inghilterra e Spagna.

La Corea del Nord condanna le interferenze straniere - «La Corea del Nord condanna le interferenze negli affari interni del Venezuela ed esprime il suo sostegno al presidente Maduro»: lo scrive sui social Venezolana de Television (Vtv), la principale tv statale del Venezuela, citando un comunicato del ministero degli Esteri nordcoreano. Nella nota citata da Vtv, viene aggiunto che l'interferenza di paesi stranieri negli affari del Venezuela è considerata una «flagrante violazione del diritto internazionale».

Maduro: «Noi amici di Russia, Cina, Turchia, Iran e altri» - «Ci deve essere un dialogo di civiltà, un dialogo di cultura, un dialogo tra le diversità del mondo e sederci - le differenti culture, i differenti modelli politici, le religioni diverse - per rispettarci, confrontarci, lavorare». Lo ha detto Nicolas Maduro, in un'intervista a Skytg24.

«In questo concetto di diplomazia dialogante, la diplomazia bolivariana, noi - ha spiegato - abbiamo straordinarie relazioni con Russia e il governo del Presidente Putin, con la Cina, la Repubblica Popolare Cinese e una straordinaria relazione con il presidente Xi Jin Ping, con il governo della Repubblica Turca e il Presidente Erdogan, con il governo della Repubblica Islamica dell'Iran e il presidente Rohani e con molti altri governi del mondo. C'è un nuovo mondo, un mondo multipolare - ha concluso - ormai il mondo non ha una egemonia dominante, come è stato nell'epoca imperiale».

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COMMENTI
 

miba 5 anni fa su tio
Viaggiare fuori dal nostro orticello fa indubbiamente bene: si vedono realtà, situazioni e modi di vivere differenti dai nostri e tu assicuro che è tutta un'altra cosa che non stare dietro ad una tastiera

miba 5 anni fa su tio
Vedo che abbiamo diversi leoni da tastiera che oltre a non informarsi prima di postare nel blog fanno anche confusione tra dittature, comunisti, Medio Oriente, ecc ecc ecc. Eppure non è poi così difficile INFORMARSI del perché il popolo venezuelano ha scelto DEMOCRATICAMENTE Hugo Chavez (che vi piaccia o no era socialista...) e come e perché si è arrivati a questa situazione. Potrebbe anche esservi utile informarvi sulle risorse del paese e perché queste fanno gola a tanti (USA in primis). E non da ultimo informarvi anche del come, perché e quali enormi interessi ruotano attorno alla politica estera degli USA con tutte le porcherie dirette e/o indirette che a decorrere dalla fine della seconda guerra mondiale hanno fatto, fanno e faranno ulteriormente nel nostro pianeta. Certo che bisogna proprio essere dei creduloni/boccaloni per arrivare sostenere che gli USA portano la democrazia nel mondo.....

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Inutile discutere con te!! Un consiglio... fai le valigie e vai a vivere in Venezuela. Una volta all’anno puoi sempre fare le vacanze in Russia, Cina o Corea del Nord....

Spirito1 5 anni fa su tio
Maduro può ritenersi fortunato che non ci sono i Gilet Jaune in Venezuela... se no gli avevano già rotto la testa a mazzate! Certo che la lista pro Maduro é interessante..: Iran, Kim Jung Un, Hezbollah, Hamas, Putin, Erdogan, Partito Comunista... Wow..Che splendore!

lo spiaggiato 5 anni fa su tio
Il ministro degli esteri francese dice che il popolo vuole il cambiamento... forse parlava del suo paese dove da mesi oramai tutti i fine settimana la pollizia reprime duramente i manifestanti che chiedono le dimissioni di Macron... :-))))))

seo56 5 anni fa su tio
Ecco a cosa porta il comunismo e socialismo. Personaggi come Putin e Maduro.

Spirito1 5 anni fa su tio
Ottimo! La democrazia va sempre sostenuta!!

patrick28 5 anni fa su tio
Maduro via. Anche con la forza ! Basta dittatori amici di altri dittatori come Putin ! Forza USA !

miba 5 anni fa su tio
Risposta a patrick28
...sarebbe interessante sapere come CONCRETAMENTE applicheresti quel via Maduro....

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a patrick28
Concordo!

Spirito1 5 anni fa su tio
Risposta a miba
...di solito in Europa i dittatori come Mussolini, Causescu, Luigi XVI, Hitler & soci o venivano ghigliottinati, un colpo in testa o appesi per il collo... Ma nel caso del pagliaccio Maduro un biglietto sola andata per la Russia va bene lo stesso...

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Una pallottola in testa!

miba 5 anni fa su tio
Risposta a Spirito1
Complimenti! Vedo che conosci molto bene la REALE situazione in Venezuela.....

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a miba
Contrariamente a te, la conosco bene. “Grazie” al regime Maduro che sembra la fotocopia di quello di Putin ed Erdogan la maggioranza dei venezuelani vivono sotto la soglia di povertà. Chi sta bene sono i corrotti (esercito e polizia), i trafficanti di droga ed esseri umani e i delinquenti e mafiosi di tutto il mondo che si sono “istallati” nel Paese sudamericano per sfuggire alla giustizia del proprio

miba 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Mi spiace seo56, in Venezuela ci ho vissuto e lavorato per diversi anni ed ho ancora ottime relazioni con persone di questo paese. Hai comunque perfettamente ragione sui corrotti, sulla droga (pensa un po', sembra che Diosdado Cabello sia nientemeno a capo di un cartello della droga...) ma da qui ad aprire i rubinetti di tutte le risorse del paese agli USA, petrolio in primis, c'è un abisso e mi sembra che la storia recente (Vietnam, Jugoslavia, Libia, Iraq, Afghanistan, Siria, ecc) documenti/spieghi/provi più di tante teorie....

pontsort 5 anni fa su tio
Quasi quasi mi autoproclamo presidente svizzero, chissa che qualche stato mi riconosca come legittimo

Spirito1 5 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Se riesci a portare per le strade milioni e milioni di cittadini é possibile. Ma penso che ti devi accontentare del tuo gatto e il vicino del piano di sotto

seo56 5 anni fa su tio
Complimenti a Francia e Spagna! Naturalmente e come sempre la Svizzera temporeggia... politici senza palle

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Quindi uno va in piazza e si elegge presidente così a caso e sarebbe pure giusto? Allora dopo lo faccio anche io a Berna. La situazione in Venezuela è pessima, ma non vuol dire che si possa fare quello che si vuole. E come al mio solito continuo a sostenere che la Svizzera deve starne fuori, siamo politicamente neutrali, pertanto ZERO intromissioni con la politica di altri stati.

Anzalu 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Complimenti alla Francia? Quella che ha appena avuto decine di rivolte in paese "civilizzato"? Invece che pensare agli altri, iniziassero a pensare a se stessi che è meglio.

Meno 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Non sapevo che fosse una gara a chi arriva prima... A me rincuora sapere che non tutti fanno sta gara e magari qualcuno decide di rifletterci più a lungo... anche perché le informazioni che ci giungono sono tutto meno che chiare.

Meno 5 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Penso che ti converrebbe informarti un po' meglio prima di scrivere.... Guaidò era il presidente dell'assemblea nazionale, Maduro aveva recentemente tolto i poteri a questa assemblea. Quindi non era proprio un mister nessuno come lo dipingi tu... Inoltre la Svizzera è neutrale ok... ma in caso di guerra, chi dice che la Svizzera non possa schierarsi politicamente? Lo ha già fatto in tanti altri casi, che non vuol dire rinunciare alla neutralità.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a Meno
Mai detto che Guaidò non è nessuno, sapevo anche prima del tuo commento chi era. In ogni caso sostenere un presidente che si è auto eletto va contro ogni principio democratico. Cosa cambia da lui a molti altri personaggi che abbiamo sempre condannato? Il fatto che secondo noi sia il buono della storia non vuol dire che sia giusto che si auto elegga e cerchi il colpo di stato. Anche se prendesse il controllo del governo egli sarebbe lì illegittimamente, sarebbe quindi diverso da Maduro? Il fatto che Guaidò non stia con i cattivoni Russi ma che favorisca invece i super bravissimi americani non lo rende migliore, entrambi vogliono essere presidente ma nessuno dei due è stato eletto, pertanto sono uguali.¶ 5 secondi su Wikipedia, la prima frase sotto ''neutralità''. Direi proprio che la Svizzera NON DEVE schierarsi.

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a frameofmind
La Svizzera non è più “neutrale” da anni o lo è quando gli conviene a lei. Poi il fantoccio che ci troviamo agli Esteri è tutto un programma.

Mattiatr 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Difatti io sono per una Svizzera che sia veramente neutrale, difatti non mi piace quello che fanno in CF.

Asdo 5 anni fa su tio
Il ministro degli Esteri di Parigi: «Il popolo è in strada, il popolo vuole il cambiamento» Vien quasi da ridere

seo56 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
C’è poco da ridere!! Sono anni che il popolo venezuelano, come d’altronde quello russo, sta subendo dia soprusi sia una strisciante repressione da parte dei loro “comandanti in capo” (DITTATORI)

pontsort 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
Già, si direbbe che stesse parlando del proprio popolo...

Spirito1 5 anni fa su tio
Risposta a Asdo
La situazione francese é un paragone assurdo. I Gilet jaune chiedono cambiamenti nell'agenda politica non cambio di governo... Il popolo in stada vuol dire milioni di milioni non 50mila, tra cui la metà casseur...

Anzalu 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
Quindi invece che lasciargli fare la rivoluzione come è giusto che sia, andiamo ad imporre o sostenere una rivoluzione dove non sono pronti? È migliorata l'Ucraina Europeista? Stanno tutti meglio vero? È migliorata la Libia da quando la Francia è andata a far guerra a Gheddafi? Ma mi spiegate perché i "dittatori" sono dove ci sono Gas, Petrolio o Metalli preziosi?

centauro 5 anni fa su tio
Risposta a seo56
E' una citazione ironica considerando la rivolta dei jilet jaune!!

Spirito1 5 anni fa su tio
Risposta a Anzalu
Se in Europa 70anni fà ragionavano con la tua testa parlavamo tutti tedesco o eravamo sotto la dittatura sovietica.... L'Europa per liberarsi di dittature e arrivare a una democrazia ha pagato 50milioni di morti... Tu continua a pensare a petrolio, metalli preziosi, e vari gas

Anzalu 5 anni fa su tio
Risposta a Spirito1
Sono periodi storici completamente diversi ed è un esempio che non sta ne in cielo ne in terra. Perché nessuno va giù a parlare di dittatura in Congo? Qua siete tutti puristi democratici, e invece la verità è che in questo mondo l'unica cosa che conta per questa gente non è la democrazia o i diritti dell'uomo ma i SOLDI. Ma è vero, voi pensate che ai vari Trump, Merkel, Macron interessi veramente la vita di quelle persone. Ma se non pensano nemmeno ai cittadini del proprio paese.
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