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CITTÀ DEL VATICANOFrancesco: «Niente matrimonio per i preti sotto il mio Papato»

28.01.19 - 13:51
«Sono chiuso? Forse, non sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione» ha detto il Papa
Keystone
Francesco: «Niente matrimonio per i preti sotto il mio Papato»
«Sono chiuso? Forse, non sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione» ha detto il Papa

CITTÀ DEL VATICANO - «Penso che il celibato sia un dono alla Chiesa» e non ci sarà un cambiamento per rendere il celibato dei sacerdoti «opzionale», come già avviene nella Chiesa cattolica di rito orientale. «Io non lo farò, e questo rimane chiaro». Lo ha detto Papa Francesco nella conferenza stampa sul volo da Panama a Roma.

«Sono chiuso? Forse, non sento di mettermi davanti a Dio con questa decisione». Il Papa ha parlato però di «qualche possibilità» dove «c'è il problema pastorale per la mancanza di sacerdoti». «I teologi devono studiare» la questione.

Sì all'educazione sessuale - «Nelle scuole bisogna dare un'educazione sessuale, il sesso è un dono di Dio, non è un mostro, è un dono di Dio per amare. Che poi alcuni lo usino per guadagnare soldi o sfruttare è un altro problema. Ma bisogna dare un'educazione sessuale oggettiva, senza colonizzazione ideologica. Se inizi dando un'educazione sessuale piena di colonizzazione ideologica distruggi la persona». Ha aggiunto il Papa nella conferenza stampa in volo.

L'educazione sessuale dovrebbe «far emergere il meglio dalle persone e accompagnarle lungo la strada. Il problema - ha avvertito Papa Francesco - è il sistema: quali maestri si scelgono per questo compito e quali libri di testo. Ho visto qualche libro un po' sporco. Ci sono cose che fanno maturare e cose che fanno danni».

«L'ideale - ha proseguito il Pontefice - è che l'educazione sessuale cominci dalla famiglia ma questo non sempre è possibile perché ci sono tante situazioni svariate nelle famiglie. E quindi la scuola supplisce questo, perché altrimenti rimarrà un vuoto che poi verrà riempito da un'ideologia qualsiasi».

«Cattolici, ma poi sfruttano la gente» - «Ho paura dei cattolici che si credono perfetti», dei «cattolici ipocriti che vanno tutte le domeniche a messa ma poi non pagano la tredicesima, ti pagano in nero, sfruttano la gente». Sono queste alcune parole del discorso del Papa in volo.

Alla domanda per quale motivo tanti ragazzi si allontanano dalla Chiesa, il Papa ha risposto: «Sono tanti! Alcuni sono personali, ma i più sono generali! Il primo credo che è la mancanza di testimonianza dei cristiani, dei preti, dei vescovi, non dico dei Papi - ha scherzato Francesco - perché è troppo... ma anche pure! La mancanza di testimonianza... Se un pastore fa l'imprenditore o l'organizzatore di un piano pastorale, o se un pastore non è vicino alla gente, questo pastore non dà testimonianza».

E sui migranti... - «Il problema dei migranti è molto complesso, un problema che richiede memoria, domandarsi se la mia patria è stata fatta da migranti. Noi argentini tutti migranti, gli Stati Uniti tutti migranti» e quindi il problema è anche «una mancanza di memoria». Il Papa ribadisce la necessità di «ricevere, accogliere, accompagnare, far crescere e integrare».

«E anche dico: il governante deve usare la prudenza perché la prudenza è la virtù del governante». Solidarietà e prudenza «è una equazione difficile». «Le nazioni più generose nel ricevere, altro non sono riuscite a farlo tanto, sono state l'Italia e la Grecia, anche un po' la Turchia, un po'».

«Un modo di risolvere il problema delle migrazioni è aiutare i Paesi da dove vengono. I migranti o vengono per fame o vengono per guerra, investire dove c'è la fame e l'Europa è capace di farlo». Ma «c'è quell'immaginario collettivo che noi abbiamo nell'inconscio: l'Africa va sfruttata. Questo è storico e questo fa male». «È un problema complesso, di cui si deve parlare senza pregiudizi».

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