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STATI UNITIIl segretario generale dell'Onu: «L'antisemitismo è tornato»

27.01.19 - 16:23
«E si aggrava»: Antonio Guterres lo ha affermato in occasione del Giorno della memoria
Keystone
Il segretario generale dell'Onu: «L'antisemitismo è tornato»
«E si aggrava»: Antonio Guterres lo ha affermato in occasione del Giorno della memoria

NEW YORK - «L'antisemitismo è tornato e si aggrava». Lo ha denunciato il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, nel corso della cerimonia in ricordo dell'Olocausto che ogni anno si celebra nella storica sinagoga di Park East a Manhattan.

Guterres, dopo aver assicurato che l'Onu sarà sempre in prima linea contro ogni forma di odio e raddoppierà gli sforzi per difendere la dignità umana di tutti, ha sottolineato come «il più vecchio pregiudizio del mondo continua a tormentare le nuove generazioni».

Guterres ha poi sottolineato come gli episodi di antisemitismo siano in aumento sia in Europa che negli Stati Uniti, e ha citato una crescita di incidenti negli Usa del 57% nel 2017. Inoltre, ha detto, il 28% degli ebrei europei ha subito una qualche forma di molestia.

Il mondo intero, secondo Guterres, assiste a un «aumento inquietante di varie forme di fanatismo», di odio e intolleranza che si diffondono con una velocità impressionante su Internet e sui social. Secondo il capo delle Nazioni Unite non si può esagerare accostando questi anni al 1930 ma «non si devono neppure ignorare le similitudini».

Per tornare alla giornata della memoria, che serve ad onorare i sei milioni di ebrei e i milioni di altre vittime sistematicamente assassinate, Guterres ha ricordato che i sopravvissuti diminuiscono e dunque incombe l'obbligo di trasmettere la loro testimonianza alle generazioni future.

A questo scopo Guterres ha ricordato il programma di sensibilizzazione dell'Onu sull'Olocausto e l'obiettivo di mettere a punto un piano d'azione mondiale di lotta contro il discorso dell'odio.

«I nostri sforzi - ha ribadito - devono servire a capire le ragioni della paura e della collera che rendono le genti sensibili al populismo e agli appelli dei politici opportunisti».

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