Il presidente è favorevole a un ritorno alla coltivazione, che era stata soppiantata «a causa di alcuni nemici travestiti da amici»
ANKARA - La Turchia verso un ritorno alla coltivazione massiccia di cannabis. A segnare l'inversione di rotta, che ha sorpreso molti osservatori, è stato direttamente il presidente Recep Tayyip Erdogan, introducendo l'argomento durante un intervento della scorsa settimana.
«In questo Paese abbiamo distrutto la cannabis a causa di alcuni nemici travestiti da amici», ha detto, riferendosi apparentemente alle pressioni degli Usa per contrastarne la coltivazione e limitarne il potenziale traffico come stupefacente.
Da allora, il dibattito pubblico si è aperto e, con il beneplacito presidenziale, numerosi politici e commentatori della destra islamica hanno sposato l'idea. Il ministero dell'Agricoltura sta già lavorando a un piano per incentivare la produzione, che permetterebbe lo sviluppo di diversi prodotti, dall'industria tessile a quella medica.