Cerca e trova immobili

FRANCIADecimo sabato per i gilet gialli

19.01.19 - 17:41
Tensioni nel pomeriggio dopo le manifestazioni pacifiche tra un gruppo di facinorosi in casacca gialla e le forze dell'ordine
Keystone
Decimo sabato per i gilet gialli
Tensioni nel pomeriggio dopo le manifestazioni pacifiche tra un gruppo di facinorosi in casacca gialla e le forze dell'ordine

PARIGI - Una mobilitazione ordinata, strutturata e pacifica, con qualche raro episodio di violenza inscenato a fine giornata da sparuti gruppi di casseurs: questo, in sostanza, il bilancio del decimo atto delle proteste dei gilet gialli, a due mesi dall'inizio del movimento il 17 novembre scorso.

Secondo i dati diffusi in serata dal ministero dell'Interno, oggi sono stati 8.000 i manifestanti al livello nazionale, di cui 7.000 a Parigi, dati pressoché invariati rispetto alla settimana scorsa. Secondo il primo conteggio realizzato dai gilet gialli, che da ieri hanno una specifica app 'GJ-France', i partecipanti sono stati pochi di più, 86'110.

A Lille, qualche settimana dopo la loro apparizione scenografica sugli Champs-Elysées, sono riapparse tra i gilet gialli 'le Marianne': questa volta il piccolo drappello non era a seno nudo ma truccato con falsi lividi e finti ingessature.

Come sabato scorso, erano 80'000 gli agenti dispiegati, di cui 5000 a Parigi. Lo svolgimento pacifico dei cortei - molti, questa volta, erano stati dichiarati alla questura - è nettamente migliorato anche grazie all'introduzione, dalla scorsa settimana, di un vero e proprio servizio d'ordine dei gilet-gialli in coordinamento con la polizia.

A quanto si apprende, circa 150 gli 'angeli custodi' volontari, individuabili da una fascetta bianca, hanno vegliato alla sicurezza del principale corteo parigino partito dall'esplanade des Invalides. «Abbiamo visto tanti feriti, in molti erano ormai reticenti a venire. Quindi abbiamo assunto le nostre responsabilità e ci siamo detti che era importante, anche per la nostra sicurezza, evitare che ci fossero infiltrati esterni, che ci manipolano causando ulteriori violenze», ha spiegato uno di loro, Faouzi Lellouche, citato da Europe 1. Tra i tanti volontari in berretto da militari, anche ex combattenti del Donbass, nell'est dell'Ucraina. Incluso Victor Lenta, un ex paracadutista del terzo reggimento di Carcassonne considerato vicino all'estrema destra. Ma gran parte di loro sono «semplici cittadini, gilet gialli come altri», assicurano i manifestanti.

A Parigi, la situazione è degenerata solo al termine del corteo, in zona Invalides, quando uno sparuto gruppo di facinorosi col volto coperto è entrato in azione lanciando oggetti contro gli agenti, che hanno risposto con i cannoni ad acqua e gas lacrimogeni. Qualche episodio di violenza anche a Angers e Tolosa, che oggi ha segnato il record di partecipanti, con 10.000 persone in piazza e appena una decina di fermi. Secondo la prefettura di Parigi, sono gli 42 individui fermati nella capitale. 49 i fermi a Bordeaux. A Parigi, un gruppo di giornalisti si era riunito in mattinata sotto alla statua della Marianna in Place de la République per dire "stop alle violenze" contro i media. Ma oggi, contrariamente al 'nono atto', non si segnalano particolari aggressioni contro troupe televisive o giornalisti a margine dei cortei.

Nel tam tam dei social alcuni avevano chiesto di protestare con rose o candele e osservare un minuto di silenzio in omaggio ai feriti degli ultimi due mesi. Alcuni hanno brandito cartelli neri a forma di bara per omaggiare i morti. Oggi, numerosi manifestanti hanno inoltre scandito lo slogan: "Liberté, Egalité, Flash Ball". Un riferimento all'arma non letale data in dotazione alla polizia francese che, secondo un calcolo realizzato dal quotidiano Libération, ha causato almeno un centinaio di feriti gravi dall'inizio delle proteste.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE