La ragazza aveva usato Twitter quando si era barricata in albergo protestando contro la possibilità del rimpatrio con l'hashtag #saverahaf
BANGKOK - Diversi Paesi, tra cui il Canada e l'Australia, sono disposti ad accogliere Rahaf Mohammed al-Qunun, la 18enne saudita che lo scorso fine settimana è stata bloccata per due giorni nell'area di transito dell'aeroporto di Bangkok, sostenendo di rischiare di essere uccisa dalla famiglia in caso di rimpatrio forzato.
Lo ha riferito oggi la polizia thailandese, che lunedì scorso ha lasciato entrare la ragazza nel Paese finché l'agenzia Onu per i rifugiati non avrà trovato una destinazione.
Nel frattempo, oggi l'account gestito da Rahaf su Twitter è stato cancellato. Secondo altri attivisti sul social, la stessa giovane ha preferito disattivarlo a causa delle minacce di morte ricevute.
La ragazza aveva usato il social network in maniera massiccia quando si era barricata in albergo protestando contro la possibilità del rimpatrio e la rapida diffusione dell'hashtag #saverahaf aveva contribuito a creare il clamore necessario per una soluzione del caso a lei favorevole.