La ministra del lavoro britannica Amber Rudd accusa il presidente della Commissione europea di "allungare le mani" e avvicinarsi in maniera inappropriata alle donne
LONDRA - «Disgustoso» e «grottesco»: non usa giri di parole la ministra del Lavoro britannica (ed ex titolare dell'Interno), Amber Rudd, per descrivere l'atteggiamento del presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, nei confronti delle donne, accusato di accostarsi in modo inappropriato e fin troppo "tattile" verso le interlocutrici.
La polemica, innescata da un'intervista al Daily Telegraph, è dilagata oggi a Londra - sullo sfondo della bufera Brexit - e ha raccolto quasi solo consensi. A scatenare il caso è stato in particolare il comportamento di Juncker durante l'ultimo vertice Ue: dal gesto di arruffare i capelli riservato a una funzionaria di Bruxelles, agli atteggiamenti di eccessiva familiarità fisica e confidenza paternalistica verso la premier Theresa May.
Gesti che nel parlamento britannico sarebbero stati censurati, sbotta la ministra, estendendo la sua irritazione alla generalità dei commissari europei additati per l'abitudine ad allungare abbracci non richiesti né sempre graditi. Un malcostume che - racconta Rudd - l'ha indotta più volte a simulare «un forte raffreddore», in occasione di riunioni ministeriali con i 27, pur di evitare di dover subire strette «da orso».
La ministra Tory non è del resto certo sospettabile di pregiudizi. Al contrario è di gran lunga la più filo-europea fra i componenti di spicco del gabinetto May. L'unica ad aver fatto accenni possibilisti a un secondo referendum, in contrasto con le chiusure della premier e su posizioni più avanzate persino del leader dell'opposizione laburista, Jeremy Corbyn: il quale oggi stesso, sul Guardian, ha fatto sapere che un suo eventuale governo non mirerebbe in prima battuta a fermare la Brexit, ma solo a «negoziare un accordo migliore» con l'Ue e la permanenza della Gran Bretagna nell'unione doganale.
In Svizzera si conoscono bene le effusioni di Juncker: nel febbraio 2015 Juncker aveva dato un caloroso bacio sulla guancia all'allora presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, a Bruxelles per colloqui ad alto livello. Il gesto non era passato inosservato.